Quando Aldo Moro venne in visita a Lecco (che gli chiese di diventare provincia)

Febbraio 1968, quando Aldo Moro venne in visita a Lecco.

La visita di Aldo Moro a Lecco

Era il febbraio 1968 e Aldo Moro venne in visita a Lecco. Dieci anni prima del suo rapimento e della sua terribile morte, l'allora presidente del consiglio passò dalla nostra città per una visita istituzionale, primo capo di governo ad arrivare ufficialmente sulla sponda orientale del Lario. Eccola, la prima pagina del Giornale di Lecco di allora: l'occasione era di quelle grandi, e di fianco al tradizionale ampio spazio dedicato alla Calcio Lecco (che all'epoca giocava in Serie B e proprio quella domenica aveva ottenuto la prima vittoria stagionale, contro il Genoa), un lungo articolo raccontava la visita di Moro in municipio.

La folla ad attenderlo

«Proveniente da un lungo giro nella Provincia – scriveva il Giornale di allora – iniziato in mattinata a Como e proseguito nel pomeriggio con visite a Cantù, Mariano Comense e Galbiate (dove ha inaugurato il Municipio), il capo del Governo, giunto a Lecco verso le venti, è stato ricevuto sulla porta del Municipio da parlamentari e autorità lecchesi. Una folla in attesa da parecchie ore l'ha addirittura assediato per molti minuti, impedendogli l'accesso nell'edificio comunale. L'onorevole Moro ha stretto centinaia di mani, infine è riuscito a farsi largo. Nel salone d'onore del Municipio il nostro sindaco gli ha porto il benvenuto a nome di tutta la popolazione».

L'incontro con gli imprenditori e le forze economiche

Sono passati più di 50 anni da quell'incontro, 40 dal rapimento di Moro. Al quale la città chiese di intervenire per il raddoppio della Statale 36, allora come oggi cruccio della città. Dopo aver incontrato il sindaco, il presidente del consiglio andò alla sede della Banca Popolare di Lecco in piazza Garibaldi, per incontrare gli esponenti delle forze economiche del nostro territorio. Qui fu il direttore Mario Bellemo a prendere la parola, sottolineando l'importanza di un territorio, quello lecchese, che tutto aveva per diventare provincia: «Lecco, attraverso i secoli, ha potuto costruire la sua invidiabile realtà economica contando quasi esclusivamente sui mezzi propri e sulle energie locali, non trovando sempre adeguata considerazione nelle sue esigenze di infrastrutture e di servizi, richieste dallo sviluppo delle sue attività economiche e dall'importanza del territorio che su Lecco gravità».