Qualità dell'aria scarsa in tutto il Lecchese: è di nuovo allarme ozono I DATI

La bolla di caldo africano che sta interessando il nostro territorio e non solo sta avendo pesanti conseguenze anche su quello che respiriamo. Scarsa: così Arpa Lombardia definisce la qualità nell'aria nella stragrande maggioranza dei Comuni della Provincia di Lecco.

Qualità dell'aria scarsa in tutto il Lecchese: è di nuovo allarme ozono I DATI
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La bolla di caldo africano che sta interessando il nostro territorio e non solo sta avendo pesanti conseguenze anche su quello che respiriamo. Scarsa: così Arpa Lombardia definisce la qualità nell'aria nella stragrande maggioranza dei Comuni della Provincia di Lecco. A preoccupare, ancora una volta, sono le concentrazioni di Ozono. L’ozono è una molecola composta da tre atomi di ossigeno (quello che ci serve per respirare invece è ossigeno in molecole composte da due atomi). E’ molto instabile, e l’atomo “di troppo” tende a reagire con molte molecole che “incontra”, talvolta creando danni.  Buonissima cosa che l’ozono esista in atmosfera: la sua assenza in alcune zone della stratosfera crea parecchi problemi venendo meno un importante filtro per i raggi solari dannosi per la salute. Ma appunto, nella stratosfera. A oltre 15 chilometri di altezza. L’ozono che respiriamo, invece, crea diversi problemi alla salute. Si tratta di una componente importante del cosiddetto ‘smog fotochimico’ in quanto viene prodotto da reazioni fortemente favorite dalla luce solare. Per questo il problema si presenta soprattutto d’estate. Alla base del problema ci sono comunque, anche, inquinanti primari quali gli ossidi di azoto e le sostanze organiche volatili. Sono i cosiddetti precursori dell’ozono.

La soglia obiettiva di ozono infranta ovunque

La soglia obiettivo è il valore che idealmente non andrebbe superato per avere una condizione ottimale per la protezione della salute. E’ pari a 120 microgrammi per metrocubo e non dovrebbe essere superato per più di 25 giorni all’anno, come media su tre anni. Non c'è Comune lecchese che si salvi

La soglia di informazione

Quando si supera invece la soglia di informazione, con picchi di ozono diurno superiori a 180 microgrammi per metrocubo, le Amministrazioni locali dovrebbero attivarsi per produrre avvisi ai cittadini e comunicare i comportamenti corretti da adottare per evitare di esporsi eccessivamente a livelli elevati dell’inquinante. Anche qui superamenti negli ultimi giorni sono evidenti e certificati.

 

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