Prevenire l'influenza curando la flora intestinale
Assumere fermenti lattici e vitamina D nel modo corretto fa bene all’organismo, come indicato dalla Farmacia Consonni
Prevenire l'influenza curando la flora intestinale? È possibile. I sintomi dell’influenza sono complessi e variegati, talvolta di elevata intensità e molto spesso comuni tanto all’influenza stagionale quanto alle forme para-influenzali. La patologia influenzale colpisce nel periodo autunno-inverno (solitamente tra novembre e marzo, con picchi tra dicembre e gennaio). La prognosi può variare da qualche giorno a più di una settimana. Mediamente, ogni anno, sono colpiti da sindromi influenzali o para-influenzali da 5 a 8 milioni di soggetti. In età pediatrica il 25% dei bambini di età inferiore a 1 anno e il 18% dei bambini di età tra 1 e 4 anni. Insieme ai più piccoli, gli anziani sono la categoria più a rischio. Si tratta di un virus che penetra nell’organismo attraverso naso e bocca e colpisce le vie respiratorie, e spesso anche l’apparato gastrointestinale, infettandone le cellule e provocando fenomeni infiammatori responsabili della tipica sintomatologia influenzale.
Il microbiota conduce funzioni essenziali
Il virus dell’influenza è molto aggressivo e riesce spesso a bypassare il sistema immunitario sfuggendo al controllo degli anticorpi. Ogni anno abbiamo a che fare con oltre 200 diversi tipi di virus para-influenzali, responsabili di tutte quelle forme sintomatologiche simili alla sindrome influenzale è quindi necessario difendersi in modo efficace. Un ruolo fondamentale nella prevenzione influenzale è svolto dall'intestino e dall'integrità della flora intestinale. Il microbiota è l’insieme dei microorganismi – batteri – che risiedono nell’apparato gastro-intestinale e che vivono in stretto contatto con la mucosa intestinale: i principali sono i Bifidobatteri, i Lattobacilli e gli Eubatteri ma ve ne sono di numerose altre specie e, tutti insieme, conducono funzioni per noi essenziali. Utili per prevenire l'influenza.
Che cosa sono i fermenti lattici?
Ma come aiutare l’intestino a funzionare al meglio delle sue possibilità? Come prevenire l'influenza? Anche con il supporto dei fermenti lattici. Ma… cosa sono i fermenti lattici? Secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità i fermenti lattici sono “organismi vivi che, se somministrati in quantità adeguata, apportano un beneficio alla salute dell’ospite”. Sono uguali o simili a quelli che si trovano naturalmente all’interno del corpo umano e in grado di esplicare effetti benefici sulla salute. Sono disponibili sotto forma di supplementi dietetici e di yogurt, ma anche come supposte od ovuli. I prebiotici sono invece sostanze che non sono assorbite dall’organismo, ma che stimolano la crescita e l’attività di microorganismi potenzialmente benefici (come ad esempio la fibra).
Prevenire l'influenza curando la flora intestinale
Una flora intestinale bilanciata contribuisce ad ostacolare la crescita dei batteri dannosi in favore di quelli buoni, ma si tratta di un equilibrio delicato che può essere minato da diversi fattori: stress, età, alimentazione non equilibrata e l'utilizzo di alcuni farmaci come gli antibiotici. Il tratto gastro-intestinale è un vero e proprio microcosmo psico-neuro-immuno-endocrino con un ruolo cruciale nel controllo dell’omeostasi, vale a dire dell’equilibrio dell’intero organismo. L’intestino insomma è una vera e propria centralina del sistema immunitario (ricordiamoci che più della metà delle cellule immunitarie risiedono nell’intestino), attivo nella gestione delle malattie, influenza compresa. Avere una flora batterica sana, eventualmente integrata con una buona dose quotidiana di fermenti latticivuol dire, di conseguenza, avere un sistema immunitario ben funzionante.
Come assumere i fermenti lattici?
Come assumere i fermenti lattici per assicurarsi una loro piena efficienza? L’ideale è prenderli circa mezz’ora prima dei pasti, questo per permettere una minore interazione con gli acidi dello stomaco e consentire loro di arrivare nell’intestino senza interferenze. Somministrare fermenti lattici ai bambini può essere utile per integrare i batteri buoni che costituiscono la flora visto che la loro presenza può favorire molti processi vitali, indispensabili per il corretto sviluppo fisiologico, garantendo il benessere generale. Per essere efficaci, i probiotici devono arrivare vivi e vitali nell’intestino, dopo aver superato i vari ostacoli del tratto gastro-duodenale. A volte i fermenti lattici arrivano però nell’intestino non attivi e difficilmente possono interagire con la flora batterica e la mucosa intestinale.
Per un buon integratore
Un buon integratore di fermenti lattici per bambini dovrebbe contenere lactobacilli e bifidobatteri che arrivino vivi e vitali e dunque siano in grado di supportare le difese immunitarie. Anche nel caso della gravidanza – e nel caso specifico dell’influenza – potrebbe essere utile pensare ad un’integrazione di fermenti lattici per supportare al meglio il benessere della donna e con l’obiettivo secondario di evitare il più possibile l’assunzione di farmaci in un periodo delicato. I fermenti lattici possono avere un ruolo anche post influenza, soprattutto se di tipo intestinale per permettere alla flora batterica intestinale di ripristinarsi completamente.
E poi c’è la vitamina D
Anche la vitamina D è cruciale per l'attivazione del nostro sistema immunitario e per prevenire l'influenza. La maggior parte della vitamina D è prodotta naturalmente dall'esposizione della pelle al sole. È contenuta anche nell'olio di pesce, nelle uova di pesci grassi come salmone, aringhe e sgombro, o può essere assunta consumando integratori dietetici. Le attuali linee guida raccomandano di assumere una dose giornaliera compresa tra 25 e 50 microgrammi al giorno. Si stima inoltre che gran parte della popolazione abbia una bassa concentrazione sanguigna di questo importante elemento. Secondo il modello immunologico attuale, per poter proteggere il corpo dalla minaccia di virus e batteri le cellule T del sistema immunitario devono in primo luogo essere esposte a tracce dell'agente patogeno.
Le cellule T
Ciò avviene quando queste vengono “presentate” da altre cellule immunitarie dell'organismo, i macrofagi. Le cellule T si possono cosi legare al frammento e dividersi continuamente dando luogo a centinaia di copie identiche, tutte specializzate nel riconoscere e nel distruggere lo stesso agente esterno. Quando una cellula T è esposta a un agente patogeno, espone un dispositivo di segnalazione noto come recettore per la vitamina D. Ciò significa che la cellula T deve avere a disposizione la vitamina D, o l'attivazione cesserà. Se le cellule T non riescono a trovare sufficiente vitamina D nel sangue, non inizieranno mai ad attivarsi.
Informazioni e contatti
Per informazioni e consigli su come prevenire l'influenza è possibile consultare il sito www.farmaciaconsonni.com, l’aggiornatissima pagina Facebook «Farmacia Consonni», scrivere a info@farmaciaconsonni.it, chiamare lo 039.9202310 o recarsi direttamente a Monticello Brianza, in via Besozzi 1. La Farmacia è aperta dal lunedì al sabato, dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 19. Il dispensario si trova a Cortenuova, in via San Michele 24
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