Emergenza nazionale per il ponte di Isella VIDEO
Un tavolo di discussione per i residenti di Isella
A Civate incontro pubblico per il futuro del ponte di Isella.
Relatori della serata
A quasi un anno del disastro di Annone si torna a parlare della situazione del ponte di Isella. “Civate che Vorrei” ha promosso una serata pubblica per fare il punto della situazione. Relatori i parlamentari Veronica Tentori e Gian Mario Fragomeli, e il consigliere regionale Raffaele Straniero. Nel pubblico il presidente della Provincia Flavio Polano, assente il primo cittadino civatese Baldassare Mauri. Pochi i residenti presenti, malgrado il delicato tema. "Conoscendo l'organismo Anas dobbiamo continuare a far sentire la nostra voce - ha precisato Polano -. I tempi sembra che si stiano allungando e dobbiamo tener sotto controllo la situazione".
Fragomeli e Tentori: il punto della situazione
Il ponte di Isella, un'emergenza lecchese e non solo . La ss36 è la seconda strada non a pedaggio più trafficata d'Italia. "Da un anno siamo in questa situazione di disagio per i cittadini e le aziende. Questo è un problema per la quotidianità. Il ponte a oggi è soltanto pedonale. Siamo partiti il 14 febbraio con un tavolo ministeriale per evidenziare le criticità - precisa l'onorevole Tentori -. Un lavoro continuo per cercare di trovare una soluzione definitiva. Gli elaborati progettuali realizzati da Anas parlano di novità sostanziali. A partire dal materiale scelto, un acciaio molto forte, un'unica campata senza divisioni tra le strade con l'innalzamento della campata a 5,20 metri". Prima verrà realizzato il ponte nuovo poi verrà demolito il vecchio manufatto. Il prossimo passaggio sarà la conferenza dei Servizi per esprimere le opinioni sul progetto. Intanto sono emerse preoccupazioni per gli enti locali. Gli onorevoli Tentori e Fragomeli si sono attivati sul fronte della sollecitazione con un'interrogazione parlamentare.
Problema nazionale: serve una soluzione
Il ponte di Isella chiede a gran voce una soluzione. "Non possiamo pensare che questi siano casi isolati, bensì serve un monitoraggio per il grado di deterioramento dei ponti - precisa Fragomeli -. E' un problema che deve diventare nazionale. E' una priorità degli investimenti per l'Italia, imperativo è trovare una soluzione. La drammaticità di Annone è evidente, ma a Isella il ponte c'è ancora e se la sua condizione è prossima al cedimento allora non abbiamo scusanti. E' stato già conclamato lo stato di pericolosità del ponte di Isella. Il nostro impegno è massimo, ma il difficile è recuperare le risorse. Il monito di Annone e Isella deve portarci a cambiare il sistema".
Per Raffaele Straniero servono atti concreti. "Impegni certo, ma nessun risultato concreto al momento è stato prodotto. Regione Lombardia non ha avuto il coraggio del Governo richiedendo le verifiche della proprietà del manufatto e che i fondi siano inseriti nel Patto per la Lombardia. Il Governo ha deciso di mettere dei soldi anticipando l'investimento, mentre la Regione ha preso tempo".