Poliziotti lecchesi protestano contro la Legge di Bilancio

Il sindacato di Polizia infatti ha deciso di promuovere anche a Lecco un presidio di protesta contro la manovra economica del Governo gialloverde. Il presidio avrà luogo domani, 16 novembre. 

Poliziotti lecchesi protestano contro la Legge di Bilancio
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Poliziotti lecchesi protestano contro la Legge di Bilancio. Il sindacato di Polizia infatti ha deciso di promuovere anche a Lecco un presidio di protesta contro la manovra economica del Governo gialloverde. Il presidio avrà luogo domani, 16 novembre.

Poliziotti lecchesi protestano contro la Legge di Bilancio

Ecco la nota ufficiale del sindacato lecchese

La Legge di Bilancio promossa dal Governo del “cambiamento” così com’è concepita ad oggi e viste le cifre che Circolano è fortemente deludente per i poliziotti e per tutti gli operatori dei comparti Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico. Risorse finanziarie irrisorie per il rinnovo del contratto di lavoro, così come sono insufficienti per i decreti correttivi del riordino delle carriere: sperequazioni e mancati riconoscimenti delle anzianità pregresse nelle qualifiche di tutti i ruoli non possono essere sanati da una previsione di spesa di 70 milioni di euro a fronte degli almeno 100 milioni indispensabili.Ancora una volta le donne e gli uomini in divisa costretti a vedere vanificate aspettative? Ancora una volta siamo vittime di annunci e spot elettorali? Il SIAP non ci sta... Il giorno 16 novembre p.v. nella fascia oraria dalle ore 8,00 alle ore 13,00 davanti le Prefetture, le Questure e tutti gli Uffici periferici della Pubblica Sicurezza, gli uomini e le donne del SIAP, in presidi pacifici e organizzati, distribuiranno il volantino allegato con il quale si spiegano le ragioni della protesta e della battaglia per la tutela dei diritti reali dei Poliziotti: stipendio e riconoscimento professionale (carriera). Chiederemo attenzione e sensibilità perché la SICUREZZA è un bene comune e chi è preposto a garantirla DEVE essere tutelato: per il bene del Paese e della democrazia".

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