Polizia e Camera di Commercio insieme contro i reati informatici
Si parlerà anche di come contrastare il cyberbullismo
Polizia e Camera di Commercio insieme contro i reati informatici. Martedì 14 novembre 2017 alle 16.30 nell' Auditorium "Casa dell'Economia" di via Tonale 28/30 a Lecco si svolgerà quindi un importante convegno sul tema.
I reati informatici
La progressiva evoluzione e diffusione della tecnologia informatica ha introdotto nell'ambito del diritto nuovi elementi degni di tutela quali: il software, le banche dati e i dati in esse contenuti, le opere multimediali e i nomi di dominio. Infatti, l'attuale sviluppo tecnologico, che ha raggiunto tutti i settori strategici della società, ha comportato parallelamente soprattutto una forte vulnerabilità della stessa. Di conseguenza l'esigenza di una sua tutela a più vasto raggio che tenesse conto dei nuovi interessi da proteggere.
Computer crime
Con il termine "computer crime" si intende perciò un qualsiasi reato che per la sua attuazione necessita dell'ausilio di un computer. La collettività tende a considerare questa condotta più fra gli atteggiamenti immorali che tra quelli antinormativi e, diversamente dai reati tradizionali, l'agente, il cosiddetto "computer criminal", non riceve una reazione sociale marginalizzante o etichettante. Quindi non è costretto a rimettere in discussione la propria immagine e il proprio comportamento. Le indagini criminologiche hanno delineato la figura del criminale informatico che risulta essere un soggetto giovane, nella maggior parte dei casi di sesso maschile, e soprattutto con una elevata specializzazione tecnica.
Le principali tipologie di attacco
- intrusioni informatiche con varie finalità;
- truffe a compagnie telefoniche;
- utilizzo della Rete per il traffico di pedofilia;
- duplicazione e traffico illecito di software;
- attentato alla Rete o a singoli sistemi tramite virus;
- installazione e/o utilizzo di strumenti per intercettare, registrare, impedire o modificare comunicazioni informatiche e telematiche.
Le leggi
I crimini informatici sono caratterizzati dalla dematerializzazione, dal superamento dell'idea di territorio nazionale e dall'elevato livello di tecnologia. La disciplina di questi reati è contenuta nella legge 547 del 1993 che ha operato delle modifiche nel codice penale, punendo penalmente le più diffuse condotte criminose nel settore informatico come l'accesso abusivo, il danneggiamento, la frode informatica, il falso informatico, lo spionaggio, l'attentato ad impianti di pubblica utilità, la detenzione e la diffusione abusiva di codici d'accesso e la violenza sui beni informatici