Polemiche e perplessità a Pagnano per la chiusura del sagrato

Residenti, commercianti e comuni utenti sul piede di guerra per questa improvvisa decisione.

Polemiche e perplessità a Pagnano per la chiusura del sagrato
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Il sagrato della chiesa parrocchiale di Pagnano sarà fruibile soltanto negli orari delle funzioni eucaristiche. Per il resto rimarrà chiuso grazie ad appositi accessi temporizzati.

"La Comunità ha deciso di chiudere il sagrato"

Una decisione comunicata tramite un semplice cartello. Comunicazione firmata dal Consiglio Pastorale, dal Consiglio per le Questioni economiche e da don Tiziano Sangalli, parroco di Pagnano. "La nostra Comunità ha deciso di chiudere la piazza al parcheggio. Nei prossimi giorni inizieranno i lavori che permetteranno l'ingresso alle auto solo per il tempo necessario alle diverse celebrazioni. L'apertura e la chiusura della piazza saranno temporizzate automaticamente e dunque le auto che rimarranno in sosta saranno impossibilitate ad uscire".

A Pagnano parcheggio limitato a poche zone

Che la possibilità di parcheggio nel centro storico di Pagnano sia carente, questo è facilmente verificabile. Non più di una decina i posti auto a disposizione. Così, per comodità e per raggiungere le attività commerciali ubicate in zona, da sempre si fa uso del sagrato della chiesa. Inoltre, il piazzale a ridosso della facciata di san Giorgio ha sempre garantito e facilitato l'arrivo in casa parrocchiale, specialmente per le proposte catechistico-culturali di Casa Nicodemo.

"Da adesso parcheggio selvaggio? O collasso delle poche attività commerciali ancora vive in frazione?"

"Dopo la chiusura del sagrato, il parcheggio selvaggio diventerà abitudine? Un groviglio di auto ammassate qua e là pur di riuscire a posteggiare? Oppure, ci si allontanerà sempre più dal centro storico determinando il collasso delle attività commerciali che qui trovano sede da molti anni?". Questi gli interrogativi e molte le perplessità dei residenti. Inutile dire che la notizia si è sparsa a macchia d'olio, in frazione e altrove. E tante sono le rimostranze di fronte ad una scelta che a molti appare "poco ragionata".

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