Pericoli della rete: l'esperto ne parla ai ragazzi
Alla Nostra Famiglia lo psicologo Ezio Aceti anima il quinto incontro della rassegna "Per fare un bambino ci vuole un villaggio: una coscienza in rete".
Il quinto incontro della rassegna "Per fare un bambino ci vuole un villaggio: una coscienza in rete", ha visto lo psicologo Ezio Aceti parlare dei pericoli della rete, in una serata intitolata "Rete: libertà e sviluppo del pensiero critico". L'evento si è tenuto martedì 20 alla Nostra Famiglia di Bosisio Parini.
Tra i pericoli della rete si nascondono anche opportunità per crescere
Il tema è tra i più attuali: quali sfide e opportunità nasconde la rete? A parlarne è lo psicologo dell'età evolutiva Ezio Aceti. “Oggi, sono le emozioni a governare il mondo. Siamo sommersi da mille stimoli e, grazie alla rete, sta cambiando il nostro modo di pensare”, ha esordito Aceti. Ciò che ci attende pare essere un futuro emotivo, rapido, relazione e virtuale, di fronte al quale occorre essere in grado di sviluppare un pensiero critico. L'attuale crisi del pensiero, ha proseguito Aceti, sta dicendo a tutti noi che il sistema deve cambiare. Una scuola come spazio per la “diffusione del pensiero” sarà ancora utile? Il fatto che i ragazzi oggi usino solo il 20% o poco più delle loro capacità ci deve far riflettere, ha concluso il relatore.
L'approccio alla rete, però, può anche essere stimolo per sviluppare nuove capacità, tra le quali, un senso e una capacità critica di pensiero.
Il pensiero critico è formato da competenze diverse
Le nuove capacità da maturare sono riassumibili, per Aceti, in quattro "alfabetizzazioni": quella alla genitorialità, al digitale, alle emozioni e alla reciprocità. Il pensiero critico ci consente di farci vivere una vita più piena, che sia consapevole non solo dei rischi, ma anche della bellezza dei rapporti tra le persone.