Pass Ztl a Lecco: il caos per ritirarlo FOTO E TESTIMONIANZA

"È davvero vergognoso il casino che c'è. Io non so nemmeno che amministrazione politica ci sia a Lecco ma è un disastro".

Pass Ztl a Lecco: il caos per ritirarlo FOTO E TESTIMONIANZA
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Tre giorni di passione per ritirare il Pass Ztl a Lecco. Sì perché i residenti nella zona a traffico limitato sono costretti a recarsi per ben tre volte negli uffici della polizia locale di Lecco, in via Sassi. Lo sa bene Roberta Piazza, dipendente della Mondadori, residente in città da pochi mesi. "È davvero vergognoso il casino che c'è. Io non so nemmeno che amministrazione politica ci sia a Lecco ma è un disastro".

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Tre giorni di passione per il pass Ztl

E ancora. "Gli uffici per avere un permesso sono aperti tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30. Il mercoledì fino alle 15.30. Il sabato tutto è chiuso. ma vi pare possibile? E chi lavora a Milano come me deve prendere dei permessi di lavoro per un Pass Ztl".

Lunghe code agli sportelli

E ancora. "Per ottenere il famigerato tagliando bisogna recarsi agli sportelli una prima volta per ritirare il modulo, poi bisogna riportare la documentazione e quindi tornare una terza volta per il bollino. Giunti al terzo steep si potrebbe pensare che ormai vi verrà consegnato il Pass Ztl in pochi minuti. Invece no. Gli addetti devono inserire nuovamente i dati a computer. Insomma è un vero e proprio calvario. Possibile che la situazione non sia risolvibile? Oltretutto stiamo parlando di un servizio a pagamento".

Giacomo Zamperini

Sul caso interviene anche Giacomo Zamperini, già Consigliere Comunale di Lecco e dirigente regionale di Fratelli d’Italia.

Premesso che non è mia intenzione scaricare le responsabilità su chi si trova allo sportello a dover gestire situazioni indegne come quelle a cui stiamo assistendo in questi giorni, dico anche che un disservizio del genere è vergognoso in una città come Lecco. Parliamo del permesso per la zona a traffico limitato (ZTL) che in questi giorni viene rilasciato presso gli uffici della Polizia Locale in via Sassi.
Si sono create code infinite con doppi e tripli passaggi per ritirare il modulo, riconsegnarlo dopo aver pagato il bollettino e poi ritornare un'altra volta ancora solo per ritirare il bollino. Mi chiedo come sia possibile nel 2020, in una città Capoluogo, non avere un servizio online per questo genere di cose. Un cittadino non può buttare via intere giornate solo per far valere il proprio diritto. Avrebbero dovuto tranquillamente permettere di poter presentare la richiesta anche sul sito del comune, pagando con servizi di home banking, e ricevendo a casa il bollino con l'autorizzazione. Non mi pare ci voglia un genio ad immaginare una procedura simile.
L'amministrazione deve essere al servizio del cittadino e facilitarne la vita. In questo caso, invece, i lecchesi si sono ritrovati ostaggio della burocrazia. In futuro vogliamo sperare che situazioni simili non si ripetano. L'Assessore competente si dovrebbe scusare con il personale del comune che non è stato messo nelle condizioni di svolgere bene il proprio lavoro e, ovviamente, anche con i residenti del centro ai quali hanno fatto perdere tempo, denaro e pazienza.

 

 

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