Ospedale di Bellano, cresce la preoccupazione

Cgil, Cisl, Uil Confederali e Pensionati di Lecco hanno chiesto un incontro urgente con la direzione dell'Asst

Ospedale di Bellano, cresce la preoccupazione
Pubblicato:
Aggiornato:

Ospedale di Bellano, cresce la preoccupazione  da parte dei sindacati e non solo. CGIL CISL UIL  intervengono in fatti a seguito dell'ipotesi "circa la possibile prossima sospensione dell’attività situata al terzo piano a causa della carenza di Fisioterapisti".

Ansia per le sorti dell' ospedale di Bellano

Le sigle sindacali infatti "esprimono rinnovata preoccupazione per le sorti della struttura". "La fase ultradecennale di riconversione del Presidio tutt’altro che lineare in questi ann, ha visto anche la graduale dismissione di attività annunciata inizialmente di carattere temporaneo. Ma poi col tempo diventata permanente" si legge infatti in una nota firmata dalle segreterie CGIL CISL UIL Confederali e Pensionati di Lecco. "Nel futuro del presidio, anche con la trasformazione in Presidio Ospedaliero Territoriale e/o in Presidio Socio Sanitario Territoriale in attuazione della tanto decantata riforma socio sanitaria lombarda, non è pensabile rinunciare all’attività della riabilitazione. Attività  che in questi anni è riuscita a conquistarsi pur in mezzo a molte difficoltà, un ruolo importante di riferimento per la sanità pubblica del territorio".

Ogni servizio in meno crea ansia

"E' per questo che ogni nuova diminuzione di attività, in attesa del nuovo disegno dell’assetto definitivo, non può che destare ulteriore apprensione fra i cittadini e gli operatori" proseguono i sindacati. CGIL CISL UIL Confederali e Pensionati di Lecco inoltre  hanno chiesto  alla direzione dell'Asst un urgente incontro di ragguaglio sulle prospettive immediate e future.

Anche Nogara interviene

"Stiamo assistendo ad un’ennesimo tentativo di colpire il presidio di Bellano?" chiede pubblicamente l'ex segretario Provinciale della Lega Flavio Nogara. "E’ dal 1999, dal primo giorno in cui sono entrato in consiglio comunale di Bellano, che lotto per la difesa e per il futuro dell’allora ospedale di Bellano, che qualcuno voleva chiudere per trasformarlo in una beauty farm, con il bene placido di diverse parti politiche che hanno tentato di far prevalere il business privato rispetto all’interesse pubblico. La Lega non ha accettato questa fine allora, non l’accetta oggi e non l’accettera’ mai! Il presidio di Bellano deve restare una struttura pubblica rivolta a garantire servizi sanitari per il territorio e di quali servizi necessita prevalentemente la zona coinvolta sono i medici a doverlo stabilire. Qui si tratta di salvaguardare dei posti di lavoro, di rispetto delle ingenti risorse economiche investite negli anni per ristrutturare e riconvertire la struttura, e soprattutto di garantire prestazioni sanitarie pubbliche d’eccellenza delle quali il territorio necessita".

Seguici sui nostri canali