Orti Magritto infuriano nuove polemiche
Il comitato se la prende con Comune, preside e docenti per il progetto riservato ai ragazzi
Nuove polemiche sugli Orti Magritto. Il comitato spontaneo che è nato per difendere il campo di calcio della località di Monticello ha scritto una lettera alla nostra redazione. Nella quale si riservano critiche al Comune.
Orti Magritto Una storia infinita
Ecco quindi la "denuncia" del comitato: "Domenica, alla Festa dei tre campanili, è andato in scena l’atto finale della comica tragedia di questi orti familiari. Senza aver mai sentito il loro parere sulla cancellazione del campo di calcio l’Amministrazione Comunale ha preteso, per il tramite della scuola, che gli stessi ragazzi ai quali era stato sottratto lo spazio gioco lavorassero ad un progetto per la destinazione del fazzoletto di testa rimasto. Siamo al sadismo. E’ come obbligare chi ha subito il furto di una bicicletta a collaborare con l’autore del furto per decidere come dipingere le ruote che gli vengono restituite".
Critiche anche alla scuola
Il nostro comitato ha quindi scritto al preside: "Abbiamo segnalato al preside e ai docenti della scuola segnalando che non vi era nulla di educativo in questo progetto e che, anzi, era un’operazione potenzialmente in grado di confliggere con il pensiero delle famiglie dei ragazzi. Non ci hanno neppure risposto. A Preside e docenti, oltre alla normale educazione di rispondere, è sicuramente sfuggito che educare significa anche costruire una coscienza critica; è sfuggito che il compito della scuola non è affatto la riproduzione dello stato di cose esistente, ma è dare ai ragazzi gli strumenti per interpretare le situazioni e eventualmente criticarle". E ancora: "Per fortuna a Monticello c è un'altra opzione educativa: quella delle famiglie , e sono la stragrande maggioranza, che hanno condiviso la nostra battaglia e che non si sono appropriate egoisticamente degli spazi gioco dei ragazzi. A loro va il nostro sincero ringraziamento accompagnato dalla rassicurazione che il nostro impegno per restituire a tutti i monticellesi uno spazio gioco “regalato” all’insensibilità di poche famiglie continuerà imperterrito".