Vivevano nella stessa villetta

Orrore nella Bergamasca, uomo ucciso a martellate. In manette la cugina

La tragedia è avvenuta nella tarda serata di ieri

Orrore nella Bergamasca, uomo ucciso a martellate. In manette la cugina
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Orrore nella Bergamasca, uomo ucciso a martellate. In manette la cugina. Come riportano i colleghi di primabergamo.it un’impiegata di 61 anni, residente a Pedrengo, è stata arrestata dai carabinieri perché ritenuta responsabile della morte del cugino convivente, un settantatreenne di Bergamo.

Alla base del gesto violento, secondo gli inquirenti, ci sarebbe una lite. I militari dell’arma sono intervenuti nell’abitazione – i due, entrambi mai sposati, dal 2015 vivevano insieme in una villetta al civico 12 di via Camozzi – ieri sera (domenica 20 dicembre) intorno alle 23.30, dopo essere stati allertati dal personale sanitario che, chiamato in precedenza per soccorrere l’uomo colto da un malore, ne aveva constatato il decesso.

Orrore nella Bergamasca, uomo ucciso a martellate. In manette la cugina

La morte però aveva insospettito i soccorritori, i quali avevano avanzato l’ipotesi che il decesso poteva essere avvenuto verosimilmente in seguito ad una lite violenta.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri l’uomo, Giuliano Mascheretti, classe 1947, professore in pensione, sarebbe stato colpito più volte dalla cugina con un oggetto contundente, forse un martello. Al termine dell’aggressione la donna avrebbe deciso di chiamare il 118 ma nel frattempo il cugino sarebbe spirato.

La donna è stata arrestata per omicidio e portata nel carcere di Bergamo.

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