Convinto che il figlio fosse vittima di una possessione demoniaca e non di una malattia psichiatrica, un 69enne brianzolo è stato rinviato a giudizio con l’accusa di sequestro di persona. Nella disperazione, l’uomo si era rivolto a presunti mistici della zona per tentare di “liberare” il figlio attraverso preghiere e rituali.
Orrore in Brianza: teneva il figlio al guinzaglio perché lo credeva posseduto dal demonio
Per evitare che il 39enne, affetto da disturbi psichiatrici, si facesse del male o distruggesse oggetti in casa, il padre era arrivato a legargli mani e piedi con corde da alpinismo, portandolo perfino a passeggio in un prato in quelle condizioni. L’episodio risale a giugno 2024, quando i Carabinieri trovarono il giovane seduto nell’erba a Besana in Brianza, con una corda stretta alla vita e chiusa da un moschettone — di fatto, come un guinzaglio.
Alla richiesta di spiegazioni, il padre dichiarò che il figlio era “posseduto dal demonio” e che per liberarlo si affidava a un gruppo di preghiera della zona. Come riporta Prima Monza, il gup Angela Colella del Tribunale di Monza ha disposto il rinvio a giudizio per sequestro di persona, con la prima udienza fissata per aprile. L’accusa di maltrattamenti era invece già stata archiviata su richiesta della Procura dopo un lungo e complesso iter giudiziario.
Quel giorno, padre e figlio erano usciti per una passeggiata. In casa, i militari trovarono solo la madre, che spiegò come il marito avesse deciso di non far più seguire il figlio da medici o strutture sanitarie, nonostante i gravi problemi e i comportamenti violenti manifestati di recente.
I due furono poi rintracciati in un’area verde poco distante: il 39enne, in evidente stato confusionale, sedeva a terra trasandato, con la corda legata intorno alla vita e tenuta saldamente dal padre a pochi metri di distanza. L’uomo si giustificò sostenendo di averlo legato per impedirgli di fuggire e si oppose all’intervento dei sanitari del 118: «Mio figlio non è malato, è posseduto da un demone».
In preda alla disperazione, l’uomo aveva anche portato il figlio da alcuni sedicenti mistici di Missaglia, nel Lecchese, che lo avevano sottoposto a presunti rituali di esorcismo. Dopo l’intervento dei soccorritori, il 39enne venne trasportato in codice verde all’ospedale di Vimercate, mentre il padre fu arrestato e condotto in carcere su disposizione della Procura di Monza.