Open Farm: noi siamo quello che mangiamo

Al convegno, intervento di Marco Missaglia, di Mandello del Lario, specialista in Scienza dell’Alimentazione.

Open Farm: noi siamo quello che mangiamo
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Si è tenuto a Stra in provincia di Venezia nella prestigiosa sede di Villa Foscarini Rossi la prima edizione del convegno “Open Farm: noi siamo quello che mangiamo”, occasione in cui sono state messe a confronto le diverse professionalità attorno al cibo: agricoltori, allevatori, produttori di eccellenze gastronomiche come il parmigiano reggiano.

Intervento di Marco Missaglia

Grande interesse ha suscitato l’intervento di Marco Missaglia, di Mandello del Lario, specialista in Scienza dell’Alimentazione che ha spiegato come la corretta nutrizione dell’animale possa comportare dei vantaggi sulle qualità nutrizionali dei prodotti animali ottenuti.

Lo specialista ha poi affrontato il tema dell’impatto sulla nostra salute dei cibi di origine animale e sull’utilità di una dieta equilibrata ricca anche in fibra e in antiossidanti ottenuti dalla verdura e dalla frutta che non debbono mai mancare sulla nostra tavola.

L’importanza della filiera

Luigi Forte imprenditore agricolo ha poi spiegato l’importanza della filiera di qualità e in particolare ha illustrato i benefici del l’erba medica per la nutrizione degli animali. A Lui ha fatto eco Giuseppe Palosti allevatore di Codogno nel lodigiano da sempre impegnato nella divulgazione scientifica.

I docenti e gli alunni dell’istituto agrario e alberghiero hanno realizzato un’ interessante apericena con i prodotti ottenuti dalla filiera controllata.

Produzione animale di qualità

L’alimentazione animale di qualità ricca in elementi importanti con il beta carotene, ad azione antiossidante può divenire quindi il primo anello di un benessere dell’animale che comporta una produzione animale di qualità indispensabile per garantire al nostro organismo l’introduzione di tutti i principi nutrizionali che concorrono per aiutarci a mantenere uno stato di salute che non prescinda dalla possibilità di mangiare di tutto, purché di qualità e nelle giuste proporzioni. Questa la filosofia dell’evento che ha messo d’accordo agricoltori allevatori e produttori con la scienza medica.

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