Processo

Omicidio Ziliani: chiesto l'ergastolo per Mirto Milani e le sorelle Paola e Silvia Zani

Il 28 novembre prossimo è attesa la discussione delle parti civili e della difesa. Si giungerà poi alla sentenza in Corte d'Assise

Omicidio Ziliani: chiesto l'ergastolo per Mirto Milani e le sorelle Paola e Silvia Zani
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L'ergastolo per Mirto Milani e  per  le sorelle Paola e Silvia Zani con tanto di sei mesi di isolamento. Questa la richiesta avanzata oggi, martedì 26 settembre 2023 dal Pubblico Ministero  Caty Bressanelli titolare dell'inchiesta sul terrificante omicidio dell'ex vigilessa di Temù Laura Ziliani sparita di casa l'8 maggio del 2021  e ritrovata senza vita solo due mesi più tardi.

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Omicidio Ziliani: chiesto l'ergastolo per Mirto Milani e le sorelle Paola e Silvia Zani

La pm, durante la sua arringa, ha ricordato che i componenti di quello che è stato ribattezzato "il trio criminale" sono rei confessi dell'omicidio.  Il primo ad ammettere le proprie responsabilità era stato proprio il 28enne cresciuto tra Calolzio e Olginate.  Le ammissioni di Milani erano arrivate dopo mesi trascorsi in carcere in ostinato silenzio.

Una confessione,  quella del fidanzato della figlia maggiore della donna uccisa (che però avrebbe detto ai magistrati di avere una relazione anche con l'altra ragazza),  per altro frutto in primo luogo delle intercettazioni fatte in cella. Sì perché Milani, con il compagno di cella aveva parlato.

laura ziliani
Laura Ziliani

Il "triangolo diabolico"  avrebbe sedato e poi assassinato la donna per questioni economiche. I soldi: questo il movente che secondo i magistrati avrebbe spinto  giovani a uccidere l'ex vigilessa. Una convinzione  condivisa anche dalla madre della vittima, la nonna delle due sorelle Zani, che si è sempre detta persuasa che Laura Ziliani non fosse mai uscita volontariamente di casa come  invece avevano raccontato le ragazze che avevano sostenuto che la donna era andata a fare una escursione.

Subito gli inquirenti avevano avuto sospetti e avevano sottoposto il trio ad intercettazioni telefoniche. Sin dal 26 maggio 2021, data di inizio dell'attività di intercettazione, "dalle conversazioni è stato possibile ricostruire l'interesse dei tre alla ricostruzione della situazione patrimoniale della 55enne e la loro volontà di intraprendere quanto prima la locazione di alcuni appartamenti contattando i locatari della Ziliani per aumentare affitti, saldare arretrati e tentando di deviare i bonifici sul conto delle sorelle Zani". Poi l'arresto e come detto le confessioni a catena dopo il "crollo di Milani".

Ora il doloroso processo si è avviato alla conclusione. Come riportano i colleghi di prima brescia il 28 novembre prossimo è attesa la replica delle parti civili e della difesa. Si giungerà poi alla sentenza in Corte d'Assise.

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