Omicidio Laura Ziliani, la testimonianza choc in aula: "La mamma voleva ucciderci"
Di fronte a ai membri della Corte d'assise di Brescia e al Pubblico ministero Chaty Bressanelli la prima a testimoniare è stata la figlia maggiore Silvia Zani
"La mamma voleva ucciderci": testimonianza choc oggi, giovedì 30 marzo 2023, nell'aula del tribunale di Brescia dove è stata celebrata una udienza cruciale por l'omicidio di Laura Ziliani, l'ex vigilessa di Temù sparita di casa l'8 maggio di due anni fa e ritrovata senza vita solo due mesi più tardi.
Omicidio Laura Ziliani, la testimonianza choc in aula: "La mamma voleva ucciderci"
Accusati dell'orrendo crimine sono Mirto Milani, 28 anni, giovane calolziese reo confesso dell'assassinio e le figlie della donna, le sorelle Paola e Silvia Zani. Come riportano i colleghi primabrescia oggi, a sostenere che la Ziliani volesse ammazzare le giovani, è stata proprio Silvia, la figlia maggiore, che è stata la prima a deporre in aula.
Di fronte ai membri della Corte d'assise di Brescia e al Pubblico ministero Chaty Bressanelli Silvia Zani, come per altro aveva già raccontato, ha sostenuto che la madre più volte aveva manifestato loro la volontà di ucciderle facendo anche riferimento ad un episodio specifico.
Secondo la giovane l'ex vigilessa avrebbe voluto avvelenare lei, la sorella e anche Mirto Milani con del latte mischiato con candeggina.
La ragazza ha insisto mettendo in dubbio l'amore che la madre provava nei confronti delle figlie. Ha sostenuto quindi che l'idea di ucciderla è maturata proprio a causa del sentimento di paura provato nei confronti della mamma e non invece per denaro.
Secondo gli inquirenti invece a spingere il trio criminale ad agire sarebbe stato un movente di natura economica. Secondo il quadro accusatorio infatti l'obiettivo delle due figlie e di Milani era quello di incassare i soldi della madre appropriandosi del suo patrimonio immobiliare.
Dopo la maggiore delle sorelle saranno chiamati a deporre che Paola Zani e il calolziese Milani.