Omicidio di Natale: il figlio assassino è in prognosi riservata. Disagio e solitudine dietro l'orrore

L'ex professore è ricoverato nel reparto di Rianimazione del Manzoni. Carabinieri al lavoro tutta la notte nella casa di Robbiate.

Omicidio di Natale: il figlio assassino è in prognosi riservata. Disagio e solitudine dietro l'orrore
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Non si spegne lo sconcerto a Robbiate e in tutto il Lecchese dopo l'orrendo omicidio avvenuto ieri, 25  dicembre 2018, giorno di Natale, in un appartamento di via Fermi. Marco Olginati, 65 anni, ha ucciso l'anziana madre, Luigia Mauri nata nel 1929, colpendola ripetutamente alla testa con un martello. Poi ha rivolto l'arma verso se stesso per farla finita.

Al momento l'uomo è ricoverato nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Manzoni di Lecco. Al momento i medici non hanno ancora sciolto la prognosi.

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Un terribile quadro problematico di solitudine e disagio dietro l'omicidio di Natale

Come abbiamo raccontato ieri è stata una addetta dei servizi sciali, che da tempo seguivano madre e figlio, ex professore in pensione con diversi problemi alle spalle, a dare l'allarme in mattinata dopo che si era recata nel loro appartamento senza che però nessuno le avesse  la porta. Una cosa che ha destato in lei i sospetti. Sospetti terribili, considerato purtroppo  il quadro  problematico della famiglia.

Le testimonianze dei vicini

I vicini hanno riferito ai Carabinieri che purtroppo si sentivano spesso urla provenire dall'appartamento del secondo piano.  Una situazione di disagio e solitudine culminata purtroppo nel sangue. I sospetti dell'assistente sociale hanno quindi  trovato la peggiore delle conferma quando i Vigili del Fuoco sono entrati in casa  e hanno  trovato  la donna morta e il figlio ferito gravemente ferito L'uomo, dopo essere stato soccorso è stato trasportato al Manzoni di Lecco. Per tutta la notte è stato piantonato dai Militari dell'Arma. A compiere le indagini sul delitto infatti sono i Carabinieri della Compagnia di Merate, intervenuti ieri sul posto.

Le indagini

I militari sono rimasti nell'appartamento dell'orrore fino tarda notte per raccogliere elementi utili per ricostruire con precisione la sequenza della tragedia anche se pare che non vi siano dubbi sulla dinamica. L'ex professore in pensione infatti avrebbe colpito più volte con un martello l'anziana madre  mentre era nel letto. Da tempo infatti la donna era inferma e non poteva muoversi. Poi, dopo essersi spostato in cucina, Olginati si sarebbe accucciato sotto un tavolo e avrebbe tentato di uccidersi.

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