Omicidio di Esino: chiesto il giudizio immediato per Luciano Biffi
Il Gip ha rigettato la richiesta di incidente probatorio avanzata dalla difesa di Biffi. I legali dell'uomo erano intenzionati a sottoporre il 60enne ad accertamenti sulla sua capacità di intendere e di volere al momento dei fatti, ma il giudice ha rifiutato la richiesta.
Giudizio immediato per Luciano Biffi indagato per l'omicidio di Esino. Questa la richiesta depositata oggi, martedì 24 settembre 2024, dalla Procura della Repubblica di Lecco al Giudice per le indagini preliminari in merito all' assassinio di Pierluigi Beghetto, 53 anni, spostato e padre di due figli avvenuto lo scorso aprile a Esino Lario.
Omicidio di Esino: chiesto il giudizio immediato per Luciano Biffi
Sul capo di Biffi, 60 anni, artista di strada, pende l'accusa di omicidio volontario aggravato dai motivi abietti e futili. La tragedia risale alla mattinata di domenica 21 aprile. La vittima, Pierluigi Beghetto, 53 anni, assessore del Comune di Esino era stato aggredito con un falcetto da giardinaggio dal suo vicino di casa sessantenne, Luciano Biffi, al termine di un diverbio ed era morto a seguito delle ferite riportate.
Volontario e apicoltore, Beghetto aveva una casa ad Esino ma era originario di Usmate. L'omicidio era avvenuto in via Stoppani; sul posto erano intervenuti i Carabinieri del Comando provinciale di Lecco, il sostituto procuratore di turno della Procura di Lecco e il personale dei Carabinieri del Nucleo investigativo di Lecco per l'effettuazione dei primi rilievi.
Fermato sul posto Biffi (per altro era stato lo stesso 60enne subito dopo l'omicidio avvenuto intorno alle 9 ad allertate le forze dell'ordine mettendo in moto la macchina dei soccorsi risultati purtroppo vani per l'assessore Beghetto) aveva fornito la propria versione dei fatti assumendosi la responsabilità dell'omicidio.
"A fronte dei gravi indizi di colpevolezza e del pericolo di fuga, la Procura della Repubblica aveva richiesto al Gip del Tribunale di Lecco la convalida dell'arresto dell'uomo e l'applicazione della misura cautelare in carcere. Richiesta che il 24 aprile era stata convalidata dal magistrato - spiega il Procuratore Capo Ezio Domenico Basso - Nei giorni scorsi il Gip ha rigettato la richiesta di incidente probatorio avanzata dalla difesa di Biffi" .
I legali dell'uomo infatti erano intenzionati a sottoporre il 60enne ad accertamenti sulla sua capacità di intendere e di volere al momento dei fatti, ma il giudice ha rifiutato la richiesta.