Dopo due anni, Sabadini lascia il timone di "Olginate del Fare"

Orietta Sabadini, presidente di "Olginate del Fare" da due anni, ha deciso di non ricandidarsi nel prossimo consiglio direttivo e traccia il bilancio dei primi due anni di vita dell'associazione.

Dopo due anni, Sabadini lascia il timone di "Olginate del Fare"
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A fine 2019 decadrà il primo consiglio direttivo dell’associazione «Olginate del Fare» che raggruppa da due anni commercianti, liberi professionisti, artigiani e aziende olginatesi. In questi primi anni di vita, sotto la guida della presidente Orietta Sabadini, l’associazione è diventata un punto di riferimento in paese, ma nel 2020 al timone non ci sarà più Sabadini che ha deciso di non ricandidarsi per questa carica. «Due anni fa abbiamo fondato l’associazione su invito dell’assessore al commercio Luca Dozio, affinché si cercasse di creare una rete tra tutto il tessuto economico di Olginate.

Dopo due anni, Sabadini lascia il timone di "Olginate del Fare"

Tra i “padri fondatori” c’erano tutti commercianti, ma già nella stesura dello statuto abbiamo allargato anche a liberi professionisti, artigiani e aziende per coinvolgere proprio tutto il tessuto economico del paese - spiega Orietta Sabadini - Dopo due anni, in cui è stato fatto tanto, a fine 2019 cadrà il consiglio direttivo e io non mi ricandiderò più per il ruolo di presidente. L’auspicio in quest’ottica è che il prossimo consiglio sia un po’ più omogeneo per avere al suo interno le voci di tutti i soci».

Due anni intensi

Tante le iniziative che hanno preso vita in questi due anni grazie all’associazione come la Notte Bianca, i seminari gratuiti, fino alla «Festa d’acqua dolce» collegata con le iniziative dedicate a Leonardo da Vinci. «Ringrazio tutti i membri dell’associazione che mi hanno supportato e sopportato. Io sono un tornado in piena, a volte forse troppo coinvolgente e spesso non è facile capire le mie idee. Un grande grazie va all’assessore Luca Dozio, al sindaco Marco Passoni, al primo cittadino garlatese Giuseppe Conti e al suo assessore alla cultura Diana Nava, oltre ovviamente a tutte le Amministrazioni con cui abbiamo collaborato. Un grazie di cuore anche agli Alpini di Olginate e alle Acli per il loro prezioso aiuto e supporto in questi anni - continua Sabadini - Per il futuro mi auguro che venga riproposta la “Festa d’acqua dolce”, coinvolgendo sempre il Comune di Garlate e magari proponendo un tema diverso rispetto a quello dell’anno scorso dedicato a Leonardo Da Vinci. Fondamentale sarà anche portare avanti i seminari gratuiti e le serate divulgative che abbiamo fatto praticamente ogni mese con professionisti che si sono prestati gratuitamente. Spero che le argomentazioni possano sempre essere più allargate per coinvolgere non solo commercianti, liberi professionisti, artigiani, ma anche una buona fetta di cittadini».

Il gran cuore del gruppo

Infine non sono mancate le iniziative benefiche. «Nel weekend (sabato 21 e domenica 22 dicembre, ndr) abbiamo riproposto per il secondo anno consecutivo “Essere Comunità”, con la consegna da parte del sindaco Passoni e degli assessori Luca Dozio e Paola Viganò di un pacco regalo dell’associazione alle persone sole nel nostro paese. Mi è spiaciuto, invece, leggere la notizia che Remigio Morelli è rimasto da solo nell’iniziativa “Sapersi Donare” che l’anno scorso ha coinvolto diverse altre attività. Io sono stata contatta da lui alla fine di novembre e gli ho consigliato di seguire lui tutto l’iter dell’iniziativa, che però alla fine non si è riuscita a portare avanti per il secondo anno consecutivo a causa di problemi organizzativi. L’invito per l’anno prossimo è di organizzarsi con largo anticipo, anche con il Comune, per non perdere un’iniziativa molto lodevole che ha coinvolto il paese».

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