Si allunga la lista

Nuovo provvedimento per un medico senza vaccino, sospeso ginecologo lecchese: "Faccio disobbedienza civile”

In una lunga lettera il dottor Antonio Enrico Maria Attanasio chiede al presidente dell'ordine dei medici di "formalmente di sanzionare, anche con la radiazione, tutti quei colleghi che si prestano a vaccinare le persone senza accertarsi preventivamente con un esame sierologico che ne abbiano veramente bisogno"

Nuovo provvedimento per un medico senza vaccino, sospeso ginecologo lecchese: "Faccio disobbedienza civile”
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Si allunga ulteriormente la lista dei provvedimenti assunti nei confronti dei professionisti della sanità lecchese che non hanno dato corso all'obbligo vaccinale  introdotto dal decreto anti Covid in vigore dal 7 aprile scorso e che prevede  per quanti non si  vaccinano contro il Covid,  la sospensione dalla mansione (e conseguentemente dallo stipendio) oppure  il trasferimento ad  un altro incarico. Dopo il dottore di base galbiatese e la guardia medica residente a Lecco è stato sospeso dall'Ordine di Lecco un terzo medico senza vaccino. Si tratta del ginecologo Antonio Enrico Maria Attanasio di Mandello.

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Nuovo provvedimento per un medico senza vaccino, sospeso ginecologo lecchese

 E' stato lo stesso medico, classe 1948,  non solo a rendere noto il provvedimento assunto nei suoi confronti,  ma a anche a motivare la scelta della non vaccinazione. Lo ha fatto pubblicando una lettera  indirizzata a Pierfranco Ravizza, presidente dell'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Lecco  dal quale appunto il ginecologo è stato sospeso.

"Caro Presidente, ho ricevuto e letto il Tuo messaggio di posta elettronica certificata con cui mi comunichi che sono stato sospeso dall’Ordine. Non Te ne faccio una colpa, dato che so che si tratta di un atto dovuto. Ci sono però altri due atti dovuti che gli Ordini dei Medici-Chirurghi, e certamente non solo quello di Lecco, hanno omesso - si legge nella lettera del dottor Attanasio -  Il primo è l’obbligo di farsi consulenti dello Stato in materia sanitaria, e non semplici e pedissequi esecutori di direttive dello Stato. E quando la materia è controversa, essere consulenti non vuol dire farsi portavoce di un solo parere, ma informare dell’esistenza di quelle diversità di opinioni e di quelle incertezze nel dibattito scientifico che non permettono la promulgazione di leggi e decreti perentori. Il secondo è l’obbligo di sospendere o addirittura radiare quei medici che si comportano in maniera contraria ai principi generali della medicina".

La vaccinazione per chi ha già contratto il Covid

Un lungo scritto, quello del professionista mandellese, che verte in particolare sull'opportunità  di vaccinate quanti hanno già contratto il Covid.

"A parte ogni considerazione sulle modalità di registrazione dei vaccini attualmente somministrati, Ti chiedo come giudicheresti un collega che somministrasse della penicillina endovena ad una persona perfettamente sana o la pillola contraccettiva ad una donna settantenne in menopausa da vent’anni. Tu sai, come tutti noi, che ogni farmaco, vaccini compresi, ha uno scopo terapeutico e ha degli effetti collaterali, in certi casi frequenti e in altri rari, a volte lievi e a volte gravi. Nostro compito e dovere di medici è valutare caso per caso se lo scopo terapeutico e i benefici che speriamo di ottenere dalla somministrazione di un farmaco o vaccino compensano i rischi. Nel caso specifico di un vaccino, lo scopo è quello di indurre la produzione di anticorpi nei soggetti che ne sono privi. Per tale motivo, da sempre i vaccini sono somministrati o quando si ha la prova sierologica dell’assenza di anticorpi naturali (vedi il caso della vaccinazione anti-rosolia nelle donne che intendono avere una gravidanza) o quando si ha una presunzione pressoché certa che non c’è stata ancora infezione naturale (vedi il caso dei vaccini somministrati nella primissima infanzia o dei vaccini contro malattie infettive assenti in Italia che vengono somministrati a persone che intendono recarsi in Paesi in cui quelle malattie sono endemiche)".

Come funziona oggi con il Coronavirus?. Ricordiamo che la vaccinazione è offerta e raccomandata a tutti, indipendentemente da una precedente infezione da SARS-CoV-2, infatti non è necessario né richiesto alcun test prima di vaccinarsi.
Secondo le indicazioni di AIFA (Agenzia Italiana del farmaco), le persone che hanno avuto il Covid con sintomi o senza sintomi, confermato con tampone, possono essere vaccinate con un’unica dose di vaccino: programmare vaccinazione (mRNA o a vettore virale) non prima dei 3 mesi dalla positività, ma preferenzialmente entro 6 mesi e comunque entro 12 mesi dalla guarigione.

Secondo il dottor Attanasio:

"vaccinare un soggetto che ha già gli anticorpi naturali vuol dire sottoporlo a un puro rischio, senza alcuno scopo o beneficio. Anche se il vaccino non dovesse rivelarsi poi nocivo per quel soggetto, l’atto medico del vaccinarlo è contrario ai principi fondamentali dell’etica medica e dovrebbe essere sanzionato forse nemmeno con la sospensione, ma addirittura con la radiazione. Queste considerazioni potrebbero non valere solo nel caso che non fossero disponibili esami sierologici per accertare la presenza di anticorpi naturalmente acquisiti, ma questi esami sono disponibili. Ciò che rende poi la situazione ancora più grave, gettando sospetti pesanti sulla gestione della politica vaccinale, è che non solo questi esami non vengono rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale, ma addirittura viene loro negata validità quando un cittadino li presenta allo scopo di ottenere la certificazione verde COVID-19 o green pass".

"Faccio disobbedienza civile”

"Capisci quindi, Presidente, per quale motivo io faccio “disobbedienza civile”?  - conclude il dottor Attanasio - E capisci per quale motivo, pur accettando la sospensione da Te in quanto istituzionalmente obbligato, non l’accetto dal Decreto-Legge che Ti impone di infliggermela? E capisci per quale motivo io Ti chiedo formalmente di sanzionare, anche con la radiazione, tutti quei colleghi che si prestano a vaccinare le persone senza accertarsi preventivamente con un esame sierologico che ne abbiano veramente bisogno?"

 

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