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Nuovo lungolago nel mirino dei vandali: rabbia e indignazione

In corso le indagini per risalire all'identità dei responsabili

Nuovo lungolago nel mirino dei vandali: rabbia e indignazione
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Non ci sono parole, solo tanta rabbia e indignazione. Sono questi i sentimenti esternati dall’Amministrazione comunale a seguito degli atti vandalici che negli ultimi tempi si verificano con sempre più frequenza nell’olginatese. Questa volta, ad essere preso di mira dai vandali è stato il nuovo lungolago di Olginate, recentemente riaperto al pubblico dopo alcuni mesi di chiusura per permettere i lavori di riqualificazione: nei giorni scorsi infatti, sono comparse scritte e sigle (vere e proprie firme d’arte) tracciate con la vernice spray sulle strutture per i bambini del nuovo parco giochi ma anche su tavoli, panchine e sulla segnaletica posta lungo tutta la zona.

Nuovo lungolago nel mirino dei vandali

Osservando però con più attenzione è facile notare come, a ricorrere ogni volta, siano sempre le stesse sigle, segno che questi episodi non sono opera di incivili casuali ma piuttosto di uno stesso gruppo: “A colpire è stato un ignoto (o più ignoti) - spiega il primo cittadino di Olginate, Marco Passoni - che sembra divertirsi prendendo di mira ogni lavoro pubblico effettuato dal Comune. Ogni volta, non appena il cantiere viene smontato, compaiono queste scritte ad opera di questi writer che appongono con la vernice la loro firma”.

Lungolago, ma non solo: se negli ultimi giorni questi episodi si sono verificati sul lungofiume, negli scorsi mesi ad essere bersagliata dai vandali è stata la palestra di via Campagnola, dove sono stati imbrattati infissi e arredi pubblici. Le segnalazioni non si sono risparmiate nemmeno tramite i social, attraverso i quali i cittadini, continuano a segnalare in queste ore altri monumenti o arredi urbani imbrattati: “Ecco quello che è diventato il sottopassaggio pedonale di Capiate! - commenta una cittadina indignata postando le foto del misfatto - Hanno distrutto i disegni che avevano fatto i ragazzi delle elementari. Adesso c'è solo sporcizia e distruzione”. Poi ancora: “Vorrei tanto sapere che cos'hanno in testa queste persone… Non hanno rispetto per nulla”.

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Alcuni cittadini, invece, hanno scelto di percorrere la via più diretta, segnalando direttamente al sindaco quanto accaduto: “Un cittadino - spiega il sindaco - mi ha girato la foto di una pietra imbrattata. Sempre più spesso si verificano episodi di questo tipo, e purtroppo anche in passato è capitato lo stesso. Inutile dire che il filo conduttore, in comune, sono le firme lasciate dai writers sono sempre le stesse”.

Una possibile soluzione al problema, potrebbe essere trovata con l’utilizzo delle telecamere, che però non risolverebbero a monte il problema: “Nessuna telecamera - spiega Passoni - potrà vietare che questo possa succedere ancora: qui manca la cultura per il bene comune e il rispetto per ciò che è di tutti”.

In corso le indagini per risalire all'identità dei responsabili

Quel che è certo, però è che gli uomini della Polizia locale, insieme alle altre Forze dell’ordine, grazie anche alle testimonianze di alcuni cittadini, stanno portando avanti le dovute indagini attraverso le quali si spera di risalire all’identità dei responsabili. Non sarà semplice, però, poiché le telecamere sul lungolago ancora non sono state installate.

«Come Amministrazione - spiega il borgomastro- non abbiamo alcuna intenzione di lasciar cadere la questione, stiamo lavorando per individuare i responsabili che dovranno rispondere per le loro azioni». “Mi piacerebbe però - conclude - che chi avverte l'urgenza di lasciare un segno di questo tipo venga in Comune per individuare insieme uno spazio da abbellire permettendo di dare libero sfogo alla loro creatività”.

Luca de Cani

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