Nuova allerta per vento forte: codice arancione. Parchi chiusi a Lecco
Intensificazione del vento a tutte le quote e drastico calo termico in montagna.

La Protezione Civile ha emesso un’allerta per vento forte (codice arancione), ovvero un avviso di criticità moderata (codice arancione: attenzione) nell'area omogenea IM-05 (Lario e Prealpi occidentali: province di Como e Lecco) per rischio vento forte, dalle ore 3 alle 21 di mercoledì 26 febbraio 2020. Per questo il Comune di Lecco ha comunicato che, per la giornata di domani, i parchi pubblici cittadini rimarranno chiusi. Permane inoltre la criticità ordinaria per rischio incendio boschivo nell'area zona omogenea F5 (province di Bergamo, Como e Lecco)
Nuova allerta per vento forte: codice arancione
Un nucleo di aria gelida in quota, pilotato da una depressione centrata sul Nord Europa, valicherà le Alpi nella giornata di domani, mercoledì 26 febbraio. Nella giornata di giovedì 27 febbraio traslerà molto velocemente verso est allontanandosi dalla Lombardia. Questo passaggio apporterà un’intensificazione del vento a tutte le quote e un drastico calo termico in montagna.
Le previsioni
In base all’ultimo bollettino della Protezione Civile, sulla nostra Regione avremo vento in generale intensificazione già tra la notte e il mattino di domani 26 febbraio. Dalle ore centrali e in particolar modo nel pomeriggio il vento sarà in ulteriore rinforzo e rotazione da Nord a tutte le quote. Dalla sera assisteremo ad una graduale attenuazione ovunque.
Durante la fase più acuta:
- sulla Pianura medie orarie generalmente diffuse tra 20 e 40 km orari, ma temporaneamente e localmente superiori (fino a 50 km orari). Raffiche comprese tra i 50 i 70 km orari, localmente possibili fino a 90.
- in montagna vento forte oltre i 500/800 metri, già a partire dal mattino. In ulteriori rinforzo nel pomeriggio, anche fino a fondovalle dove saranno possibili raffiche fino a 70/90 km orari.
Ecco l’allerta della Protezione Civile suddivisa per provincia in Lombardia:



Generale calo delle temperature
La Protezione Civile evidenzia anche un drastico calo delle temperature specie in montagna, e seppur bassa, la possibilità di precipitazioni sparse su Alpi, Prealpi e alta Pianura anche sotto forma di isolato rovescio eventualmente nevoso fin sui 500/800 metri. Lungo la cresta di confine deboli nevicate portate dal vento generalmente oltre i 600/800 metri.