tragedia

Non ce l'ha fatta Alberto Panzeri, papà che si è accasciato ieri al Lavello

Il 58enne si è accasciato ieri mattina allo skate park situato su viale Alcide De Gasperi. Era stato trasportato in condizioni gravissime a Como. In un ultimo gesto di generosità, il linea con la bontà d'animo di Alberto Panzeri, la famiglia ha autorizzato l'espianto degli organi.

Non ce l'ha fatta Alberto Panzeri, papà che si è accasciato ieri al Lavello
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Il dramma si è trasformato in tragedia: non ce l'ha fatta Alberto Panzeri, il 58enne residente a Olginate che ieri,   domenica 15 giugno 2025, si è accasciato al suolo mentre si trovava nella zona della pista ciclabile del Lavello a Calolzio.

L’uomo, probabilmente colpito da un malore improvviso, è stato trasportato d’urgenza in condizioni gravissime all’ospedale Sant’Anna di Como, dove purtroppo i medici, nonostante i tentativi di salvargli la vita, non hanno potuto fare altro che arrendersi  alla gravità del quadro clinico.

Non ce l'ha fatta Alberto Panzeri, papà colpito da un malore al Lavello

Tutto è successo intorno alle 11 del mattino di ieri: Panzeri, papà di due figlie,  si trovava allo skate park situato su viale Alcide De Gasperi. Improvvisamente ha perso l’equilibrio ed è caduto dalla bici. I soccorsi sono stati allertati verso le 11:15.

La centrale operativa dell’Agenzia Regionale di Emergenza e Urgenza ha subito inviato sul posto un elisoccorso proveniente da Como e un’ambulanza della Croce Rossa di Olgiate Molgora, mentre i Carabinieri del comando provinciale di Lecco si sono occupati della gestione dell’area. La zona della pista ciclabile è rimasta temporaneamente interdetta per consentire le operazioni di soccorso e garantire la sicurezza.

All’arrivo del personale sanitario, le condizioni di Alberto Panzeri sono apparse critiche e immediatamente sono state avviate le manovre di rianimazione. Dopo essere stato stabilizzato, l’uomo è stato trasferito in codice rosso con l’elicottero al Sant’Anna di Como dove è arrivato in condizione disperate. Oggi il tragico epilogo.

In un ultimo gesto di generosità, il linea con la bontà d'animo di Alberto Panzeri, la famiglia ha autorizzato l'espianto degli organi.

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