Tanta neve in quota, «rischio valanghe salito a forte»

Tanta neve in quota, «rischio valanghe salito a forte»
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La neve fa paura: dall'Arpa l'allarme valanghe.

L'allarme del soccorso alpino e dell'Arpa

Il Soccorso Alpino rilancia l'allarme dell'Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, elaborato dal Centro nivometeorologico di Bormio. Le precipitazioni in quota e le condizioni meteo dei giorni scorsi hanno portato un rischio di valanghe da marcato a forte. In particolare, su Alpi Retiche, Adamello e Orobie Centrali, il rischio è massimo, con grado FORTE (4), in diminuzione nella serata di oggi, mercoledì 13 dicembre. Su molti pendii ripidi in quota è ancora probabile il distacco di medie e grandi valanghe con debole sovraccarico, mentre su ripidi pendii non ancora scaricati sono possibili distacchi di valanghe di dimensioni medie, in singoli casi grandi, asciutte in quota e umide al di sotto dei 2200 m.

Sulle Prealpi meno rischi

Sulle Orobie Occidentali e le Prealpi indice MARCATO (3), in diminuzione: su alcuni pendii ripidi sarà ancora possibile provocare valanghe di medie dimensioni con debole sovraccarico; su pendii ripidi, esposti ad insolazione e non ancora scaricati, possibili distacchi di piccole e medie valanghe. Nelle Orobie, spiegano dal Soccorso Alpino, si sono create condizioni che già in passato hanno determinato incidenti di una certa gravità: il rigelo ha determinato una crosta di ghiaccio che può essere pericolosa se non affrontata con le competenze necessarie e un’attrezzatura appropriata.

Responsabilità personale

Il Soccorso alpino ha attivato tutte le componenti specializzate per questo tipo di situazione ma alla base della prevenzione c’è sempre la responsabilità personale: il rischio non è un fattore oggettivo, è determinato dai comportamenti, più o meno consapevoli e accorti, che i singoli mettono in atto.

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