dolore a Lecco

Muore due settimane dopo l’amata moglie

Alberico Zubani si è spento il 16 dicembre, la moglie Irma Babboni (per tutti Enrica) se n’era andata il 2 dicembre

Muore due settimane dopo l’amata moglie
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Se n’è andato a 88 anni il 16 diecmbre 2024, due settimane esatte dopo la morte dell’amata moglie con la quale a giugno, aveva festeggiato 60 anni di matrimonio. A Germanedo di Lecco  si sono tenuti i funerali di Alberico Zubani, per tantissimi anni membro dei Firlinfeu Renzo e Lucia insieme all’inseparabile consorte Irma Babboni (per tutti Enrica). Il sodalizio musicale che a giugno ha celebrato 120 anni di fondazione attualmente è diretto da Alessandro, uno dei tre figli della coppia.

Muore due settimane dopo l’amata moglie

«Mio padre era nativo di Bellano, anche se la sua famiglia era originaria di Brescia - ci ha raccontato Alessandro - Mamma invece veniva da Noceto (in provincia di Massa e Carrara). Ma i nonni materni si trasferirono al Lecco quando lei aveva solo 6 anni. Il loro incontro avvenne al bar Arlecchino di Belledo e da allora non si sono più lasciati. Le nozze sono avvenute il 2 giugno del 1964».

Professionalmente parlando Alberico è stato operaio alla ditta Berera, mentre Enrica era a casa e si occupava dei tre figli - oltre ad Alessandro anche Isabella e Paolo - e in seguito degli amatissimi nipoti Deborah, Daniele, Silvia e Simone.

Nei Firlinfeu Alberico ed Enrica sono entrati negli anni Novanta. «A quel tempo del sodalizio faceva parte tutta la famiglia. La prima ad entrare è stata mia sorella Isabella, poi mio fratello Paolo che è stato maestro e quindi c’è stato il mio ingresso e infine quello dei miei genitori. Il legame a “Renzo e Lucia” è sempre stato fortissimo, tanto che nel gruppo sono entrati poi anche i miei nipoti».

Con il tempo e gli impegni lavorativi e famigliari - e per i coniugi Alberico ed Enrica l’avanzare dell’età e l’arrivo di qualche acciacco - i membri della famiglia hanno lasciato l’associazione. A parte Alessandro che è diventato maestro al posto di Paolo. Purtroppo ormai i componenti del sodalizio si sono ridotti ad una decina e i ballerini non ci sono più. «Indimenticabili - ha aggiunto il figlio - anche le frasi in dialetto che Alberico era solito citare: «Va' a pian e sta' in banda», «Sem mia a Munza», «Vò föra a Casalpüsterleng».

Enrica era malata da tre anni mentre le condizioni di Alberico sono precipitate negli ultimi tre mesi tanto che era ricoverato al Manzoni di Lecco.

Poi il 2 dicembre Enrica se n’è andata, improvvisamente, e per evitargli il dolore della perdita, date le condizioni di salute, i figli non hanno informato Alberico.

«Ma lui lo ha capito, o forse lo ha sentito - ha aggiunto Alessandro - tanto che la sera del funerale di mia mamma ha detto all’infermiera: “Mia moglie è morta”». E il 16 dicembre Alberico l’ha raggiunta. «Papà era malato ma penso che la morte della mamma sia stata il colpo di grazia».
E ancora. «Mia madre aveva un carattere forte e determinato - le conclusioni - a volte era impulsiva, ma era anche una donna pronta a sacrificarsi per la famiglia. Mio padre era un uomo buono e generoso, con la battuta pronta, sempre disposto a dare una mano a chiunque gli chiedesse aiuto. Era il papà che tutti avrebbero voluto avere al proprio fianco».

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