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"Moschea" a Oggiono: i giudici danno ragione al Comune
Con una pesante sentenza infatti, la Corte d’Appello di Milano ha sciolto il contratto di locazione dell’associazione culturale islamica La Rosa

"Moschea" a Oggiono: i giudici danno ragione al Comune. Con una pesante sentenza infatti, la Corte d’Appello di Milano ha sciolto il contratto di locazione dell’associazione culturale islamica La Rosa e ha ordinato il «rilascio immediato dell’immobile».
"Moschea" a Oggiono: i giudici danno ragione al Comune
L’ennesima tegola giudiziaria - per il sodalizio che ha una sede in vicolo Sant’Agata - è stata resa nota ieri sera, venerdì, in Consiglio comunale, dal sindaco Roberto Paolo Ferrari. Il primo cittadino ha letto all’assise la sentenza emessa dalla terza sezione civile presieduta dal giudice Irene Formaggia. Sul tavolo la questione del ritrovo di preghiera islamica frequentata da decine di persone ogni venerdì, che aumentano esponenzialmente durante il Ramadan. Questo da anni solleva le proteste dei residenti che hanno anche raccolto delle firme a più riprese.
Le motivazioni
I giudici hanno sottolineato che il contratto di locazione prevede esplicitamente che «l’immobile locato deve essere destinato esclusivamente all’attività di ritrovo per associazione culturale» e che «è vietato al conduttore di mutare tale uso». Invece in occasione di un sopralluogo eseguito dall’Asl il 28 aprile 2014, un rappresentante del sodalizio aveva dichiarato che il locale è destinato a luogo di preghiera.
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