Monsignor Delpini inaugura il sentiero per disabili intitolato a papa Paolo VI FOTO VIDEO
Citata l'enciclica Populorum progressio: "Chi si occupa del bene e ha il compito primario di garantire e promuovere una uguaglianza nel riconoscimento della dignità di ogni persona".
Inclusione, solidarietà, apertura e la possibilità di rendere fattibile, normale, ciò che prima era impensabile. Un traguardo davvero importante quello raggiunto oggi a Carenno con il taglio del nastro del sentiero ad «utenza ampliata».che servirà favorire l’utilizzo da parte delle associazioni che lavorano a favore dei disabili. Presente a battezzare e a inaugurare il sentieri intitolato a papa Paolo VI, anche Monsignor Delpini.
La visita di Monsignor Delpini ad anziani e malati
L'arcivescovo di Milano, prima di partecipare alla cerimonia ufficiale che è stata presieduta dal vicesindaco di Carenno Gabriella Zaina, si è recato nella frazione di Boccio dove ha fatti visita ad anziani e malati. Poi si è spostato in località Focella Bassa per il vero e proprio battesimo del sentiero.
Perchè l'intitolazione a papa Paolo VI
Il motivo di questa intitolazione è che sul sentiero si incontra un edificio denominato ex Convento: l’ottocentesco Grande Albergo del Pertüs, uno dei primi hotel di montagna costruiti in Lombardia che successivamente divenne la Casa colonia estiva dei seminaristi di Venegono. Nel maggio del 1957 avvenne la visita e la permanenza al Pertüs dell’Arcivescovo di Milano, il Cardinale Giovanni Battista Montini, che diventò Papa Paolo VI nel 1963 e rimase molto legato a questi luoghi.
Il taglio del nastro
"Chi si occupa del bene e quindi di uno sviluppo a tutto campo della vita della comunità civile ha il compito primario di garantire e promuovere una uguaglianza nel riconoscimento della dignità di ogni persona" ha detto il vicesindaco Zaina citando proprio un brano dell'enciclica Populorum progressio dei papa Paolo VI. "Spero che queste parole, scritte 50 ani fa ma ancora molto attuali, visto la situazione economica, politica e sociale che stiamo vivendo, possano ispirare tutti, specialmente coloro che hanno responsabilità nei diversi ambiti civili e religiosi, a lavorare insieme per rendere, nonostante le difficoltà sempre presenti, più umano e dignitoso il vivere di ogni persona" ha concluso il vicesindaco.