Proteste

Mercoledì 1 settembre i No Green pass vogliono bloccare i treni: disservizi per i pendolari lecchesi

Annunciate manifestazioni nelle stazioni

Mercoledì 1 settembre i No Green pass vogliono bloccare i treni: disservizi per i pendolari lecchesi
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Mercoledì 1 settembre 2021 si annuncia un giorno particolarmente "caldo" sul tema Green pass. E non soltanto per l'entrata in vigore delle modifiche che riguarderanno principalmente i trasportiDopo le proteste che hanno infiammato l'Italia nel fine settimana (sfociate anche nella violenza a Milano, con l'assalto al gazebo del Movimento Cinque Stelle), i No Green pass vogliono bloccare i treni in  una cinquantina di stazioni ferroviarie e si temono gravi disservizi per i pendolari lecchesi.

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I No Green pass vogliono bloccare i treni

La protesta corre principalmente sulla chat Telegram "Basta dittatura!", che in poche settimane di vita ha superato i quarantamila iscritti ed è in continua crescita.

"Non ci fanno partire con il treno senza il passaporto schiavitù? Allora non partirà nessuno", si legge in uno dei messaggi della chat, che lancia l'appello alla manifestazione,

Tutto bloccato alle 14.30

L'appuntamento in 55 stazioni italiane è fissato per le 14.30, mentre il blitz scatterà alle 15: "Si entra e si rimane fino a sera", è scritto nell'invito a partecipare. Nell'elenco ci sono anche stazioni di grandi città: Milano (Porta Garibaldi), Firenze, Genova, Napoli, Torino, Roma, solo per citarne alcune.

Ma la protesta non si limiterà ai treni

I No Green pass, però, non sembrano volersi fermare al blocco della circolazione ferroviaria. Nei giorni seguenti, infatti, sono in programma nuove manifestazioni, a partire da giovedì 2 settembre, quando l'appuntamento sarà dalle 10 alle 12 sotto i palazzi delle Regioni.

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Due indagati per i disordini di Milano

Intanto, a seguito delle proteste sfociate in violenza a Milano, con la devastazione di un gazebo del Movimento Cinque Stelle, due persone sono state indagate per danneggiamento, manifestazione non autorizzata e attentato contro i diritti politici del cittadino.

L'inchiesta è stata aperta dal capo del Pool antiterrorismo della Procura milanese, il pm Alberto Nobili, ed è condotta dagli agenti della Digos.

Cosa cambia dall'1 settembre

Proprio da mercoledì 1 settembre sono in programma importanti modifiche in ambito trasporti. Vediamole nel dettaglio:

Aereo: per tutti i voli nazionali sarà obbligatorio il Green pass. Per i voli in Europa era già necessario: in Ue però una sola dose di vaccino non basta. Il green pass ha, infatti, validità in Europa solo 14 giorni dopo aver concluso il ciclo vaccinale. Fuori dall'Ue, invece, le regole cambiano da Stato a Stato. Dal 1° settembre, invece, per viaggiare in Italia servirà aver ricevuto almeno una dose di vaccino o essere guariti dal Covid oppure un tampone negativo.

Navi e traghetti: il Green pass diventa obbligatorio per accedere a navi e traghetti che effettuano trasporto interregionale. Se il traghetto collega due luoghi della stessa regione non sarà necessario il possesso della certificazione verde. Unica eccezione, prevista nel decreto, riguarda i collegamenti marittimi nello Stretto di Messina: nonostante interessino due regioni (Sicilia e Calabria), per accedere ai traghetti non servirà il green pass.

Treni: il certificato sarà obbligatorio solo per Intercity, Intercity Notte e Alta Velocita (cioè tutte le Frecce). Niente certificazione obbligatoria i regionali, anche se effettuano servizio a cavallo tra regioni.

Autobus: Green pass sarà obbligatorio per gli autobus che svolgono un servizio "in modo continuativo o periodico" su un percorso che collega più di due regioni. Obbligo anche per gli autobus adibiti a servizi di noleggio con conducente (esclusi quelli impegnati nei servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale e regionale).
Metro e bus urbani: niente Green pass per il trasporto locale: metropolitane, bus urbani e regionali sono esclusi dalle nuove regole.
Chi è esente?  Tali regole non si applicano ai minori di 12 anni e ai soggetti che non possono vaccinarsi per motivi di salute

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