Medolago: la rievocazione storica coinvolge i giovani FOTO e VIDEO
Seicento studenti hanno potuto vivere un'esperienza unica
Sabato mattina, Medolago, si è trasformato in un campo di battaglia. Durante la manifestazione L'Isola bergamasca ricorda... l'area feste ha assunto le fattezze di una trincea.
A Medolago va in scena la Grande Guerra
Il gruppo storico della Valsugana, composto da moltissimi giovani, ha realizzato un importante progetto. Supportati da Promoisola, ente promotore della manifestazione, il gruppo ha ricreato una vera e propria battaglia. Armi, divise e materiali scenografici sono stati reperiti in Trentino nel corso degli anni. Ogni oggetto utilizzato risale all'epoca della Prima Guerra Mondiale. L'associazione ha inoltre esposto moltissimi ritrovati degli inizi del novecento.
Più di seicento studenti coinvolti
Ad assistere alla riproduzione, più che mai veritiera, seicento studenti. I ragazzi, appartenenti agli istituti comprensivi di tutta l'Isola, si sono dimostrati entusiasti ed interessati. Insieme agli insegnanti hanno posto diverse domande al gruppo trentino e sono rimasti colpiti dalle parole dei rievocatori.
Spari, botti e scene crude hanno permesso ai giovani studenti di comprendere a fondo le atrocità della guerra. Ciò che più ha sconvolto i ragazzi è stato scoprire che moltissimi soldati erano loro coetanei. Il presidente dell'associazione valsuganese Welsch Tiroler Historische Vereinigung, Claudio Cassol, ha voluto ricordare l'importanza dell'insegnamento. <Nonostante si usino armi non abbiamo niente a che vedere con la violenza - ha spiegato il presidente - Le dimostrazioni che facciamo servono per ricordare l'inutilità di queste morti. I nostri giovani volontari sono bravissimi ragazzi che hanno deciso di mostrare ai loro coetanei come i combattimenti decimino intere nazioni>.
A dare voce alla giornata Maurizio Plati, dell'associazione combattenti e reduci, che ha saputo intrattenere i ragazzi raccontando gli aneddoti e i cenni storici della Grande Guerra.
Un messaggio di pace attraverso le armi
La rievocazione si è conclusa con la morte di due giovanissimi soldati austroungarici. Un messaggio forte ma chiaro. <I nostri figli sono la prima generazione trascorsa senza guerre - ha illustrato Plati - Chi dimentica il passato è costretto a riviverne gli errori e gli orrori. Se la Prima Guerra Mondiale non è stata sufficiente per far comprendere i danni degli scontri, significa che dobbiamo impegnarci a fondo per insegnare ai giovani l'importanza della pace>.
L'articolo completo sarà in edicola, sul giornale di Merate, da martedì 30 ottobre.