Matteo Bonanomi dal campo di Basket al Cern di Ginevra

«Fisica e basket non distanti: si basano sui numeri»

Matteo Bonanomi dal campo di Basket al Cern di Ginevra
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Matteo Bonanomi dal campo di Basket al Cern di Ginevra.

Grande canestro al Cern di Ginevra

Da Calolziocorte a Ginevra, dal campo in parquet del PalaButta del Lavello al CERN. Il balzo di Matteo Bonanomi, calolziese doc, è un doppio carpiato con grado di difficoltà 3.5. Un salto nel, potenziale, futuro. Bonanomi è nato e cresciuto a Calolzio, con due passioni: la pallacanestro è la fisica. Una l’ha portato a disputare la carriera giov anile nella Carpe Diem e poi ad allenare, la seconda a laurearsi a pieni voti nella triennale e vincere un bando per poter proseguire – per un periodo – i suoi studi di fisica delle particelle al CERN di Ginevra.

Basket e fisica

“Sono un fisico appassionato e rigoroso, con grande dedizione, e un allenatore comprensivo, in grado di creare un ottimo rapporto coi giocatori che ho in squadra».

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