Mala e affari: ancora due interdittive antimafia a Olginate e a La Valletta. Imprenditori legati alle indagini Over Size e Cardine Metal Money
Provvedimenti nei confronti dell’impresa individuale Sa Costruzioni di Salvatore Caligiuri e Arredomania di Vivenzi Andrea
Mala e affari: ancora due interdittive antimafia a Olginate e a La Valletta. Imprenditori legati alle indagini Over Size e Cardine Meta Money. Si va infatti sempre più intensificando, in questa delicata fase pandemica, l'attività di prevenzione amministrativa antimafia, a tutela del sistema produttivo legale, svolta dalla Prefettura di Lecco con il supporto del Gruppo interforze composto da rappresentanti della Direzione Investigativa Antimafia, Questura, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza. "E' un obiettivo prioritario - ha affermato il Prefetto Castrese De Rosa - per salvaguardare le nostre imprese dalle infiltrazioni della criminalità organizzata che, in questo territorio, sono ben radicate come testimoniano le numerose indagini svolte dalle Forze di polizia coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano”.
Mala e affari: ancora due interdittive antimafia a Olginate e a La Valletta
In questo ambito si inseriscono gli ultimi due provvedimenti interdittivi emessi dal Prefetto De Rosa nei confronti dell’impresa individuale Sa Costruzioni di Caligiuri Salvatore con sede aOlginate, che opere a nel settore edilizio e dell’impresa individuale Arredomania di Vivenzi Andrea con sede a La Valletta Brianza.
Maxi inchiesta Over Size
Nei confronti di Salvatore Caligiuri , condannato per associazione mafiosa nell’ambito dell’indagine cosiddetta Over Size (con 39 arresti scattati nel 2006), "sono emerse le condizioni ostative previste dal codice antimafia che determinano l’adozione di un provvedimento interdittivo" spiegano dalla Prefettura.
Cardine Meta Money
Per quanto concerne, invece, l’impresa Arredomania, le indagini svolte dalle Forze di polizia nella recente indagine Cardine - Metal Money, coordinata dalla DDA di Milano, hanno consentito di accertare che l' attività non è altro che la storica impresa di fatto riconducibile a Cosimo Vallelonga, elemento di spicco della criminalità organizzata di origini calabresi operante nella provincia di Lecco, la cui affiliazione alla consorteria mafiosa calabrese è confermata da più sentenze di condanna passate in giudicato.
Salgono così a 16 le interdittive antimafia adottate dalla Prefettura di Lecco negli ultimi due anni, di cui 5 soltanto negli ultimi quattro mesi, a conferma di un’attività che si va sempre più intensificando nel territorio lecchese.