Lutto

L'ultimo click di Mario Marai, storico fotografo del Giornale di Lecco. Se ne è andato un pezzo di storia della città

Lecco perde un pilastro, la redazione del Giornale di Lecco, che si stringe alla famiglia in questo momento di grande dolore, perde un amico che sarà  impossibile sostituire. 

L'ultimo click di Mario Marai, storico fotografo del Giornale di Lecco. Se ne è andato un pezzo di storia della città
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Un pezzo di storia della città, un uomo che,  dietro la lente della sua macchina fotografica ha visto Lecco cambiare. L'ha vissuta, l'ha criticata (le sue punzecchiature e le sue precisazioni erano proverbiali) l'ha amata, ma sopra ogni altra cosa l'ha raccontata. Ne ha sviscerato e immortalato ogni angolo, ha ritratto i suoi personaggi, dall'uomo della strada ai rappresentati del mondo istituzionale, amministrativo, economico, industriale che  negli anni si sono avvicendati,  dagli scalatori che hanno fatto grande il nome di Lecco nel mondo, ai calciatori che, in maglia bluceleste hanno calcato il tappeto verde del Rigamonti Ceppi. Oggi Lecco perde un grande uomo: è morto Mario Marai, storico fotografo di Lecco, prezioso e amato collaboratore del  Giornale di Lecco. Aveva 88 anni.

L'ultimo clic di Mario Marai, storico fotografo del Giornale di Lecco. Se ne è andato un pezzo di storia della città

Marai si è spento nel pomeriggio di oggi, venerdì 18 dicembre 2020 nella sua casa nel rione di Castello dove aveva vissuto con l'adorata moglie Carmela Pigazzini, scomparsa nel 2013. Originario del Verbano, Marai, nato nel 1932, era arrivato con i genitori a Lecco nel 1938. Il padre per un anno aveva lavorato come garzone da un fotografo lecchese. L'anno successivo  rilevò il negozio, quella Foto Ottica Lariana che ha recente tagliato il traguardo degli 80 anni di attività.

E buona parte di quegli 80 anni dello storico negozio di fotografia di via Cairoli a Lecco sono stati "sulle spalle" e negli occhi di Mario Marai che già a 11 anni aveva "rubato il mestiere" del papà, poi scomparso nel 1961. Un mestiere che era quasi una ragione di vita. Non si è mai fermato Mario. Nemmeno l'avanzare dell'età e gli acciacchi ad essa collegati gli hanno impedito di partecipare agli eventi, di scattare le sue fotografie e di portarle nella redazione del Giornale di Lecco. E per ogni foto consegnata c'era un commento,  un aneddoto, a volte un borbottio che arricchivano  il reportage, che fosse quello del pranzo del Salottone, o della partita del Lecco, della cerimonia del 25 Aprile, o dell'insediamento del nuovo Consiglio Comunale. Perchè Mario Marai non era solo immagine, era racconto. Era vita vissuta, era occhio ed era orecchio.

Mario conosceva tutti e tutti lo conoscevano. La sua presenza in città, così come in redazione, era una costante. Gentile e intelligente,  discreto ma allo stesso tempo capace di entrare a gamba tesa in ogni situazione, memoria storica e fonte inesauribile di storie da raccontare di ricordi.

Mario lascia il figlio Marco, a cui ha trasmesso arte e passione per la fotografia, la figlia Anna, gli adorati nipoti che erano la vera luce dei suoi occhi Riccardo, Filippo, Jacopo e Giorgia. Quest'ultima lo scorso anno, con la nascita di Carlotta,  aveva regalato a Mario la gioia di diventare bisnonno.

Lecco perde un pilastro, la redazione del Giornale di Lecco, che si stringe alla famiglia in questo momento di grande dolore, perde un amico che sarà  impossibile sostituire.

 

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