L’Ospedale sfratta il sorvegliato speciale e lui si domicilia al parco di Pescarenico
Svolta nell'incredibile vicenda del pluripregiudicato che aveva "fatto casa" al pronto soccorso.

«Se torna in sala d’attesa chiamiamo i carabinieri» è stata la reazione della direzione dell’ospedale Manzoni di Lecco dopo il clamore provocato dalla notizia che un sorvegliato speciale e pluripregiudicato aveva eletto il proprio domicilio nell’atrio del Pronto soccorso.
L'incredibile vicenda
Stiamo parlando di A.E., 39 anni, con diversi precedenti penali alle spalle. Come avevamo raccontato la scorsa settimana l'uomo, dopo essere uscito dal carcere, era finito per strada. Non sapendo dove andare aveva pensato bene di "trasferirsi" al Pronto soccorso del Manzoni. Tanto che i Carabinieri Carabinieri doveveno andare proprio in ospedale a verificare che il 39enne, in una determinata fascia oraria, si trovasse regolarmente sulle sedie del nosocomio cittadino.
L’Ospedale sfratta il sorvegliato speciale
La notizia ha suscitato ovviamente scalpore. La direzione dell'ospedale ha "cacciato" di fatto l'ospete indesiderato che ora ha decsio di "domiciliarsi" sulle panchine di Pescarenico.
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