“Liberi di respirare” commuove il pubblico di Lecco. Un lungo applauso, con il pubblico in piedi, ha accompagnato i titoli di coda del docufilm “Liberi di respirare” e accolto Cinzia Manzoni, presidente del Gruppo Aiuto Mesotelioma ODV che, venerdì 24 ottobre, ha fatto gli onori di casa nel corso dell’evento organizzato per il decennale della fondazione del sodalizio lecchese.
“Liberi di respirare” commuove il pubblico di Lecco
La serata, che ha avuto come prestigiosa location l’auditorium dell’Officina Badoni di Lecco, letteralmente gremito per l’occasione, è stata un condensato di emozioni sia per la celebrazione della ricorrenza, sia per il forte gradimento che l’opera documentaristica ha ricevuto. La stessa Cinzia Manzoni non ha nascosto la commozione prendendo la parola davanti alle oltre cento persone presenti. Tra loro, il sindaco e il vicesindaco di Valmadrera, Cesare Colombo e Raffaella Brioni, il sindaco di Dolzago Paolo Lanfranchi e l’assessore all’Ambiente del Comune di Lecco Renata Zuffi.
La presidente dell’associazione ha voluto anzitutto ringraziare Paolo Dell’Oro, direttore della Fondazione Comunitaria del Lecchese che ha patrocinato la serata e sostenuto la produzione del video-documentario. Un ringraziamento speciale è stato quindi riservato al dottor Edoardo Bai, medico legale e scienziato, membro attivo del GAM che ha affiancato, in qualità di consulente, 25 operai della ex Leuci dei quali 9 il Tribunale di Lecco con tre sentenze: una del 2021 e due sentenze del 2025 (l’ultima sentenza il 22/10/25 a favore di tre ex lavoratori) ha riconosciuto contro l’INPS i benefici previdenziali previsti dalla legge.
Per chiarire questo aspetto il Gam vuole precisare cosa prevede la legge e invita chi ha i requisiti a rivolgersi all’associazione: La legge sui benefici previdenziali per l’esposizione all’amianto è principalmente l’articolo 13 della Legge 257/1992, che prevede una maggiorazione contributiva del 50% (coefficiente 1,5) per i lavoratori esposti per almeno 10 anni a determinate concentrazioni di fibre di amianto. Esistono due percorsi principali per ottenere questi benefici: uno è legato alla semplice esposizione qualificata (comma 8): Diritto per esposizione qualificata (Art. 13, comma 8).
A chi si applica: Lavoratori dipendenti che hanno svolto attività in esposizione ad amianto per un periodo superiore a 10 anni, entro il 2 ottobre 2003.
Requisito di esposizione: Le concentrazioni di fibre di amianto devono essere superiori a 100 ff/ll (fibre per litro) nella media delle 8 ore lavorative.
Beneficio: Il periodo di esposizione viene rivalutato con un coefficiente di 1,5, che significa un aumento del 50% del periodo stesso ai fini pensionistici.
Nota: Questo percorso non richiede il riconoscimento di una malattia professionale.
L’associazione infine ricorda che vi è il diritto per tutti gli ex lavoratori che sono stati esposti alle fibre d’amianto e per i famigliari delle vittime dell’amianto a richiedere la sorveglianza sanitaria gratuita.
E ancora le film-makers Katia Sala e Elena Romano, autrici di “Liberi di respirare”, e i protagonisti del documentario che, insieme a Cinzia Manzoni e Edoardo Bai, hanno affrontato a tutto tondo la tematica dell’amianto e delle malattie asbesto correlate, ancora drammaticamente attuale.
“Questo film – ha commentato Cinzia Manzoni – è dedicato a tutte le vittime dell’amianto e del lavoro , che hanno sofferto e lottato insieme ai loro cari, e alle nuove
generazioni chiamate a raccogliere il testimone del messaggio ‘amianto free’. Gli amministratori pubblici e i cittadini, in alleanza con tutte le associazioni come la nostra, hanno un compito fondamentale per tutelare la salute pubblica e l’ambiente. Basti ricordare che, in Italia, vi sono ancora oltre 2.000 scuole costruite con l’amianto e ogni anno si contano circa 6.000 vittime di mesotelioma. Anche per questo chiediamo a Attilio Fontana, governatore della Lombardia, regione che detiene il triste primato per casi di malattie correlate, di avviare al più presto una mappatura dei siti contaminati affinché siano costantemente monitorati e quindi bonificati”.
Al docufilm è seguita la proiezione del cortometraggio “Liberi di Respirare” (regia, sceneggiatura e montaggio di Elena Romano e Katia Sala, testo di Katia Sala, riprese
drone Stefano Romano Serra, aiuto riprese Manu Fumeo), dedicato alla vicenda personale di Cinzia Manzoni e del papà Angelo, deceduto per mesotelioma, girato tra
Bosisio, Germanedo e Piani d’Erna con attrice protagonista la giovane mandellese Angela Carminati e la partecipazione della stessa presidente del GAM.
Un’opera intensa, potente e poetica, anch’essa molto apprezzata dal pubblico, che con il docufilm sarà divulgata negli istituti scolastici e in incontri aperti alla cittadinanza anche oltre il territorio lecchese.
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