Legionella: due anziani ricoverati al Manzoni di Lecco

La conferma  arriva direttamente dall'ospedale lecchese. I due anziani, entrambi residenti nel lecchese, non sono fortunatamente in pericolo di vita.

Legionella: due anziani ricoverati al Manzoni di Lecco
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Due pensionati si trovano ricoverati all'ospedale Manzoni di Lecco per legionella.

A Lecco due ricoveri per Legionella

La conferma  arriva direttamente dall'ospedale lecchese. I due anziani, entrambi residenti nel lecchese, non sono fortunatamente in pericolo di vita. La notizia arriva a pochi giorni dalla scomparsa di Antonio Mandelli di Cernusco,  morto sabato 8 settembre all’ospedale di Desio (Monza-Brianza), proprio per Legionella e nel pieno della "bufera" in corso in Regione per i moltiplicarsi di casi.

Non si tratta di una epidemia

Non sembra però che ci sia una relazione diretta con quanto sta avvenendo in particolare della zona del bresciano. Nel lecchese quini non ci sarebbe in corso nessun tipo di epidemia.  Già per quanto riguarda il decesso del fondatore del ristorante la Cava di Cernusco i vertici della sanità lombarda avevano sottolineato che non vi era relazione con quanto sta accadendo a Brescia. "La morte del lecchese  purtroppo rientra nella normale casistica annuale" aveva detto l'assessore regionale alla Sanità Giulio Gallera.

I numeri

Ma quanti sono solitamente i casi nella nostra regione in un anno? “In Lombardia – ha spiegato Gallera – ogni anno si registra un determinato numero di casi di legionella che colpiscono principalmente persone con quadri clinici complessi o esposte a determinati fattori di rischio. I casi di legionella sono stati 625 nel 2018, 633 nel 2017, 474 nel 2016, 491 nel 2015. Mentre i decessi sono stati 52 nel 2018, 60 nel 2017, 44 nel 2016, 50 nel 2015”.

Il contagio

Resta da capire come i due pensionati ricoverati e il meratese deceduto abbiano contratto la malattia. Il batterio infatti, che è giusto ricordare non viene trasmesso da uomo a uomo, si trova nei serbatoi d'acqua. Le legionelle prediligono i bacini idrici naturali e artificiali, e le temperature comprese tra i 25 e i 55 °C. Al di sopra o al di sotto di questa soglia, non sopravvivono. Si possono annidare in acque sorgive, comprese quelle termali, in fiumi, laghi, fanghi. Da qui possono raggiungere condotte e impianti idrici cittadini, come fontane, piscine, tubature, o gli impianti sanitari delle abitazioni.

Due ricoverati anche a Monza

Sono due i pazienti ricoverati per polmonite da legionella a Monza. Al ragazzo bresciano di 29 anni arrivato alcuni giorni fa al San Gerardo si è aggiunto nelle ultime ore un 43enne, proveniente da Mantova.

Ultimi bollettini medici

Per quanto riguarda il 29enne, residente a Roè Volciano, le condizioni di salute sono definite dai medici stabili e invariate. Il giovane, lo ricordiamo, è arrivato a Monza il 7 settembre scorso, dopo alcuni giorni trascorso all’ospedale di Gavardo da dove è stato trasferito a seguito dell’aggravarsi del quadro clinico generale.

Il caso mantovano

Arriva invece dal mantovano il 43enne arrivato a Monza nella giornata dell’11 settembre. L’uomo dopo 3 giorni di febbre tosse e diarrea, il 5 settembre si era recato presso Ospedale di Castiglione dello Stiviere, dove è stato ricoverato nel reparto di medicina iniziando il trattamento antibiotico adeguato per polmonite da legionella confermata dalle indagini di laboratorio.

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