Lecco: tagliato il nastro del Festival dell’Ambiente e della Sostenibilità FOTO
Tre giorni dedicati alla prossima rivoluzione epocale, quella per l’ambiente.
Tre giorni dedicati alla prossima rivoluzione epocale, quella per l’ambiente. Lecco si è unita idealmente (ma non solo) al movimento che si batte a livello planetario per rendere consapevole il genere umano sui rischi esiziali corsi dalla Terra e sulla responsabilità affidata a ciascuno di fare qualcosa. Il Festival dell’Ambiente e della Sostenibilità di Lecco è stato inaugurato oggi , venerdì 13 settembre 2019 (giorno settimanale ormai «gretinizzato» dai friday for future) in piazza Cermenati.
Lecco: tagliato il nastro del Festival dell’Ambiente e della Sostenibilità
Sotto il monumento dell’esimio naturalista lecchese, con il vicesindaco Francesca Bonacina e l’assessore (all’ecologia) Alessio Dossi, c’erano anche l’assessore regionale Raffaele Cattaneo, il presidente della provincia Claudio Usuelli, i rappresentanti delle Comunità montane del territorio, del mondo sociosanitario (Ats e Asst), della scuola e della ricerca scientifica (ufficio provinciale, Politecnico e Cnr), delle associazioni di categoria, dei sindacati. «L’elenco è lungo perchè siamo tutti chiamati in causa quando si parla di ambiante» ha chiosato la vicesindaco, ringraziando della partnership Silea, Fondazione Comunitaria Lecchese e Camera di Commercio Lecco Como, nonchè «la Canottieri Lecco che ha dato una grossa mano a livello organizzativo».
Siamo di fronte a una vera rivoluzione
«Per la nostra Amministrazione comunale è una scelta importante, un’occasione per riflettere e per illustrare quello che intendiamo fare in concreto su temi che hanno bisogno di un proporzionale impegno da parte di tutti» ha detto l’assessore Dossi. «II fiorire di iniziative come questa sono il segno di quanto vada diffondendosi la consapevolezza del fatto che siamo di fronte ad una vera rivoluzione - ha detto l’assessore regionale Cattaneo - Una rivoluzione pervasiva quanto necessaria. Non si tratta di temi appannaggio solo di alcuni, che magari li trattano con un approccio un po’ ideologico. Rivoluzioni così non si delegano alle istituzioni, ogni cittadino sa che deve comportarsi diversamente da come è stato finora».
Fondazione comunitaria lecchese
Illuminante l’intervento di Paolo Dell’Oro della Fondazione Comunitaria Lecchese: «Tra quelli da noi cofinanziati, i progetti di tutela ambientale sono stati finora solo il 5 per cento. Solo quest’anno abbiamo assistito ad un cambio di passo: questi progetti sono raddoppiati ma sono ancora la “cenerentola”. Fondazione comunitaria lecchese è a disposizione per fare di più».