Lecco: cane ingoia mozzicone di spinello, intossicato
L’episodio inquietante è avvenuto accaduto nell’area sgambamento di Olate
Cane ingoia mozzicone di spinello, intossicato: è successo a Lecco nella scorse settimane.
Cane ingoia mozzicone di spinello
Che ci siano più cani che bambini in città, questo è sicuro. Ma non sempre gli amici a quattro zampe hanno il rispetto che meritano. Lo affermano alcuni proprietari di «pelosetti» che portano i loro animali nelle aree di sgambamento di Lecco .
Uno di loro, il signor D. proprietario di un Akita, ha dovuto ricorrere alle cure del veterinario perché il suo cane ha inghiottito il mozzicone di uno spinello nel parco di via Crollalanza a Olate. Un altro, R., proprietario di un Golden retriever lo ha salvato per miracolo mentre stava ingerendo un filamento elastico sempre nello stesso parco. «Il mio cane ha inghiottito il mozzicone di una canna - conferma - D. - alla sera era apatico, barcollava, aveva perdite di orina, insomma era sotto l’effetto della droga. Ovviamente sono corso dal veterinario. Tra esami, il test per la droga, esami di orine e sangue, eco addome... Ho speso 220 euro che nessuno mi rimborserà mai. Ma quel che è peggio naturalmente è stato vederlo star male. Non è neppure la prima volta che succede. Tra l’altro se queste sono aree cani e dovrebbero essere dedicate solo agli amici pelosi invece entra chiunque».
«Il problema è che l’area di Olate è aperta 24 ore su 24 e viene regolarmente utilizzata (soprattutto nelle ore notturne) da ragazzi che fumano spinelli, mangiano e bevono, abbandonando poi cartoni della pizza, le lattine e le bottiglie di birra - spiega R. - Nel parco di Olate abbiamo trovato anche un sacchetto abbandonato con vestiti, intimo e uno spazzolino. E poi abbiamo trovato una valigia e da alcuni giorni c’è anche un monopattino, forse rubato. Ormai stiamo andando avanti così da un paio di mesi. Abbiamo presentato delle segnalazioni sul sito, ma nulla è stato fatto». E ancora. «Nel parco c’è una zona completamente buia e la nostra paura è che possano mettere dei bocconi avvelenati. Anche perché a volte si trovano scarti di cibo e non sappiamo se sono stati lasciati di proposito e perché. Ci piacerebbe che queste aree tornassero ad essere chiuse la sera, che fossero videosorvegliate e che ci fosse più attenzione alla manutenzione. Mi riferisco alla rimozione delle foglie e delle schifezze che troviamo. Questo tra l’altro è un bel parco dove c’è l’area di ombra d’estate, la fontana, un cestino e il posto per sedersi».
Aggiunge la signora B. proprietaria di un Cirneco dell'Etna: «Ci piacerebbe che le aree cani fossero più pulite. Quella di Olate è la migliore ma manca l’illuminazione e al suo interno si trovano scarti di cibo e oggetti abbandonati di ogni sorta. Nell’area nuova di via Risorgimento dopo un mese c’era la maniglia rotta (che è stata riparata) e vespe accanto alla fontana. Infine in viale Turati l’area è fatiscente e per sei mesi è rimasta senza una parte del cancello».
La signora P. è proprietaria di un meticcio. «Qui ogni tanto entra gente che usa impropriamente il parco - spiega - L’ho segnato ad un poliziotto, ma mi ha detto che non si può fare nulla. L’altra area che frequento è quella di via Nassiryia, lunga e stretta dove c’è molta sporcizia, mio marito si è tagliato con un coccio di vetro». «Soprattutto alla mattina l’area di Olate è molto sporca - conclude la proprietaria di un Setter inglese - ci sono mozziconi di sigaretta e soprattutto quando i cani sono piccoli diventa difficile togliergli le cose di bocca. Sono stata a vedere l’area nuova di via Rinascimento che è carina ma non ci sono alberi».