La tragedia

Lavorava all'ospedale di Lecco ed era istruttore di kayak il 52enne morto nel torrente

Lucio Mazza lascia la moglie e una figlia

Lavorava all'ospedale di Lecco ed era istruttore di kayak il 52enne morto nel torrente
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Era uno sportivo esperto. Di più: un istruttore  di kayak il 52enne de La Valletta morto nel torrente Valmora, nel pomeriggio di ieri, giovedì 5 agosto 2021 a Olmo al Brembo, in provincia di Bergamo. Lucio Mazza  conosceva quel tratto di "fiume"  a menadito, ma è stato risucchiato in quello che in gergo tecnico nel mondo della canoa si chiama “rullo". Una trappola mortale.

Era un istruttore di kayak il 52enne de La Valletta morto nel torrente

Nato a Bergamo ma cresciuto a Suisio, lascia la moglie Giusy e una figlia. Diploma di geometra, dopo aver lavorato come insegnante aveva cambiato completamente ramo e aveva studiato fino ad ottenere la certificazione da operatore socio sanitario, professione che praticava in ospedale a Lecco.

Nato a Bergamo ma cresciuto a Suisio, lascia la moglie Giusy e una figlia. Diploma di geometra, dopo aver lavorato come insegnante aveva cambiato completamente ramo e aveva studiato fino ad ottenere la certificazione da operatore socio sanitario, professione che praticava in ospedale a Lecco.

L’attivazione di Soreu delle Alpi per il Soccorso alpino è arrivata intorno alle 17.15. L’amico che era con lui ha subito dato l’allarme ed è riuscito a portarlo a riva, fuori dal torrente. Nonostante il coraggio e lo sforzo del compagno però per l'uomo non c'era più nulla da fare:  purtroppo il 52enne era già morto.

Sul posto sono intervenuti cinque tecnici della VI Delegazione Orobica del Soccorso Alpino e i Vigili del fuoco, che lo hanno raggiunto, recuperato attraverso una scarpata dal greto del torrente e infine portato in camera mortuaria. L’intervento si è concluso in serata.

«Errore o non errore, lui era il più bravo, e per questo era molto conosciuto. Era un maestro dell’estremo. E quello non era un torrente come gli altri, era quello che aveva “scoperto”, inaugurando la sua discesa, lui, nel 2003», ha raccontato Alessandro “Geko” Gherardi, canoista di Zogno, che gestisce il laghetto del Bernigolo a Moio de’ Calvi. Mazza in Valle Brembana aveva percorso praticamente tutti i torrenti possibili e immaginabili. Ha viaggiato per il mondo, sempre per seguire la sua passione per il kayak: dal Nepal all’India, dal Marocco all’Albania, al Colorado.

 

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