Lasciarono il campo, ma per l'arbitro non è stato razzismo
Il referto non collima con quanto denunciato dai giocatori e dai dirigenti dell'Aurora Terno.
Per l'arbitro non c'è stato nessun episodio di razzismo. E per l'Aurora Terno sono arrivate sconfitta a tavolino, un punto di penalizzazione in classifica e una ammenda di 50 euro.
Razzismo in campo oppure no?
E’ questa la decisione presa dal giudice sportivo di Bergamo sulla base del referto redatto dall’arbitro della partita di Terza Categoria tra Pontida e Aurora Terno, sospesa dopo che i giocatori ospiti avevano abbandonato il campo sul risultato di 3-0 a loro sfavore denunciando insulti razzisti subiti da un compagno originario del Burkina Faso, Abdoul Dabre. Nei documenti ufficiali consegnati al giudice, infatti, il direttore di gara ha sì annotato la decisione dell’Aurora Terno di lasciare il terreno di gioco per solidarietà nei confronti di Dabre, ma ha messo nero su bianco di non aver sentito nessuna frase razzista tale da giustificare tale scelta. «Il direttore di gara, pur trovandosi a soli 20 metri dalla panchina, nulla percepiva riguardo l’insulto oggetto di protesta da parte dei calciatori della Asd Aurora Terno», si legge nel comunicato ufficiale.
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