L'Amministrazione fa visita a Carlo Gilardi: "Lo abbiamo trovato bene e in buona salute"
All'Airoldi e Muzzi di Lecco
Il sindaco e il vicesindaco di Airuno hanno fatto visita a Carlo Gilardi in casa di riposo. "Lo abbiamo trovato bene, ma non vuole che il suo nome compaia su giornali o televisioni".
Sindaco e vicesindaco di Airuno in visita a Carlo Gilardi
Dopo il primo incontro del 30 novembre 2020, giovedì 14 gennaio 2021 il sindaco di Airuno Alessandro Milani è tornato a far visita a Carlo Gilardi alla casa di riposo Airoldi e Muzzi di Lecco in cui il professore è ricoverato da alcuni mesi. Insieme a lui, questa volta c'era anche il vicesindaco Adriana Rossi.
"In rappresentanza di tutta l’Amministrazione comunale abbiamo incontrato il professor Carlo Gilardi nella struttura dove attualmente si trova - si legge nel comunicato diramato dal primo cittadino - Lo abbiamo trovato bene e in buona salute; il professore ha infatti ribadito dell’ottimo trattamento che riceve in struttura. Ci ha accolto con un grande sorriso, ha avuto molto piacere di incontrarci e ha aggiunto che non dovevamo disturbarci nel fargli visita, come è nel suo nobile spirito. L’incontro ci ha fatto molto piacere e Carlo si è subito interessato della situazione del nostro Comune".
Calorosa vicinanza
"Abbiamo particolarmente tenuto a portargli tutti i saluti dell’Amministrazione, dei cittadini airunesi, esprimendo a nome della comunità la nostra calorosa vicinanza. In occasione dell’incontro abbiamo portato al professore alcune copie della sua ultima pubblicazione poetica “Erbette” poiché le mettesse a disposizione degli ospiti della struttura, con i quali ha fatto amicizia e sta socializzando. Unitamente alla sua ultima opera, come riconoscenza, è stato omaggiato da parte della Pro Loco di Airuno dell’ultima pubblicazione edita dalla sigora Rita Mauri ed è stato di questo molto felice. Carlo legge i quotidiani, scrive, commenta le notizie della cronaca e dialoga amabilmente con i suoi nuovi amici in struttura.
Non ha mai amato polemiche
Il professor Carlo, venuto a conoscenza da qualche giorno del clamore mediatico che la sua vicenda personale ha sollevato. Ovviamente, per chi lo conosce, si è rivolto a noi volendo ribadire che non vuole in nessun modo che il suo nome compaia su giornali, televisioni e neppure che vengano indette manifestazioni o altro, evitando di far pensare o intuire che sia alla ricerca di pubblicità personale o quanto altro. Naturalmente tutti coloro che conoscono realmente Carlo e che vogliono bene a lui, sanno benissimo che il professore non ha mai amato polemiche e pubblicità di qualsiasi genere".