L'ambrogino d'oro alla memoria di don Luigi Melesi, "Prete da Galera" originario della Valle

La figura del sacerdote salesiano scomparso nel 2018  a 85 anni all’Ospedale di Lecco verrà degnamente  ricordata il prossimo 7 dicembre dal Comune di Milano con la massima onorificenza cittadina.

L'ambrogino d'oro alla memoria di don Luigi Melesi, "Prete da Galera" originario della Valle
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L'ambrogino d'oro alla memoria di don Luigi Melesi, "Prete da Galera" originario della Valle.  La figura del sacerdote salesiano scomparso nel 2018  a 85 anni all’Ospedale di Lecco verrà degnamente  ricordata il prossimo 7 dicembre dal Comune di Milano con la massima onorificenza cittadina.

Chi era don Luigi Melesi, "Prete da galera"

 

Per oltre tre decenni don Luigi fu cappellano del carcere di San Vittore a Milano. Educatore per vocazione, non si rassegnò mai a considerare irrecuperabile neppure il peggiore dei delinquenti. Svolse il suo ministero prima tra i ragazzi del riformatorio “Ferrante Aporti” di Torino, poi presso la casa di rieducazione di Arese. Nel 1978 varcò la soglia di San Vittore occupandosi degli adulti.

Nel suo lungo servizio dietro le sbarre conobbe brigatisti, rapinatori, assassini, malavitosi, ma anche tanta gente semplice, in carcere per reati comuni. Il suo stile fu quello di non mettere mai al centro il reato, ma la persona. Raccontò la sua storia a Silvio Valota, che da quelle conversazioni trasse il libro Prete da galera (San Paolo).

Chi sarà premiato oltre a don Melesi

Il prestigioso riconoscimento andrà all’ex magistrato e capo della Procura di Milano Francesco Saverio Borrelli, all’ex presidente della Provincia Filippo Penati (queste due candidature contestate da Forza Italia e Lega), all’ex presidente di Confindustria Giorgio Squinzi (morto ad ottobre e originario di Cisano Bergamasco) all’ultima custode del vicolo dei Lavandai Carla Casiraghi e al tassista eroe Eugenio Fumagalli, morto dopo essersi fermato a soccorrere i feriti in un incidente stradale.

Le civiche benemerenze

Quindici le civiche benemerenze: Stefano Achermann (manager); Simone Barlaam (nuotatore); Cini Boeri (Maria Cristina Mariani Dameno, architetto); Vinicio Capossela (cantante); Lella Costa (attrice); Mario Ferrari (Ferrari Promotion); Riky Gianco (cantante); Laura Giuliani (calciatrice); Emilio Isgrò (pittore); Claudio Luti (Kartell); Francesco Malerba (ortopedico); Sonia Peronaci (chef di GialloZafferano); Giulio Rapetti (Mogol, paroliere); Antonio Scurati (scrittore) e Sultana Veronesi Razon (vedova di Umberto Veronesi).

Gli attestati di civica benemerenza

Ecco i venti attestati di civica benemerenza: Mouhib Abdelilah;  ASD San Gabriele Basket; Associazione Amici della Triennale; Associazione Laudato sì ‘Una alleanza per il clima, la Terra e la giustizia sociale’; Associazione Massa Marmocchi Milano; Associazione Opera Pizzigoni; Associazione Portofranco Onlus; Associazione Retake Milano Onlus; Centro Assistenza Medico Legale Cardinal I. Schuster; Cidiesse Cooperativa di Solidarietà Sociale Onlus;  Ditta Guenzati;  Igino Domanin; E.M.I.T. Feltrinelli; Istituto Beata Vergine Addolorata;  Leggo Milano; Paolo Liaci; Nino Lo Bianco; Milano Città Stato; Agostino Picicco e Spazio Teatro 89.

 

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