Alpinismo in lutto

L'addio a Ernesto Panzeri questo pomeriggio a Acquate

Il cordoglio della città per la scomparsa a 77 anni dello scalatore, guida alpina e socio emerito del Cnsas lecchese, che nel 1974 conquistò la vetta del Cerro Torre.

L'addio a Ernesto Panzeri questo pomeriggio a Acquate
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Saranno celebrati questo pomeriggio, alle 14.30, nella chiesa parrocchiale di Acquate, suo rione di origine, i funerali di Ernesto Panzeri, guida alpina, fondatore dei Gamma e scalatore illustre tra le cui imprese si annovera la conquista del Cerro Torre nel 1974.

Ernesto Panzeri in vetta al Cerro Torre nel 1974

Una grande perdita per il mondo dell’Alpinismo lecchese e non  solo. Panzeri si è spento, domenica scorsa, 18 luglio 2021, all’età di 77 anni, vinto da un male dal decorso breve quanto purtroppo fatale. Lascia la moglie Luciana e due figli Maurizio e Manuele  che ha seguito le orme paterne divenendo alpinista e anche soccorritore alpino, in particolare ripetendo, 44 anni dopo il padre, l'ascesa del Cerro Torre.

L'impresa con i "maglioni rossi"

Panzeri senior, all'epoca  Maglione Rosso, aveva fatto parte nella storica spedizione che nel 1974 aprì la via del versante Ovest del Cerro Torre, raggiungendo la vetta con la terza cordata insieme a Gigi Alippi, Pierlorenzo Acquistapace, Claudio Corti, Giuseppe Lafranconi, Mimmo Lanzetta, Sandro Liati e Angelo Zoia.

LECCO - RAGNI AL CERRO TORRE Foto 1974 -

L'alpinista lecchese aveva rievocato quell’impresa per il Giornale di Lecco nel febbraio del 2018, all’indomani della scalata alla cima patagonica che suo figlio Manuele aveva portato a compimento insieme a Giovanni «Charly» Giarletta e Tommaso Lamantia il 25 gennaio.

«Quella montagna è sferzata da venti che superano i 200km orari. Non a caso due spedizioni, quella del 1958 e quella del 1970, dovettero desistere arrivando a circa 300 mt dalla vetta. Io avrei dovuto partire già nel 1970, ma poiché mi dovevo sposare, lasciai perdere». L’occasione si ripresentò nel novembre del 1973. I dodici Ragni, di cui faceva parte anche papà Panzeri, capeggiati da Ferrari, partirono alla volta della Patagonia. «All’epoca i collegamenti erano più difficili. Una volta in Argentina ci si dovette fermare per organizzare il trasporto del materiale lungo strade sterrate, guadando i fiumi a bordo di barconi tirati con le funi». Il gruppo raggiunse una fattoria e da lì iniziò l’assedio alla vetta attraverso El Paso del Viento. «Portammo il materiale alla base del Filo Rosso nel Circo de Los Altares caricandolo su delle slitte che realizzammo noi stessi. Montammo le tende, ma fu subito chiaro che anche se ben ancorate, non avrebbero retto le sferzate del vento fortissimo. Così costruimmo delle trune, grotte nella neve. Infatti quando Manuele è partito gli ho raccomandato di portarsi una pala, perché quella può fare la differenza».
I dodici alpinisti lecchesi dal Colle della Speranza giunsero all’Elmo. «Trovammo una caverna dove posizionare le tende. Era tutto ghiacciato, ma all’interno della grotta si stava bene. Da lì proseguimmo verso due diedri dove trovammo del materiale lasciato dalla spedizione del 1970». I Ragni attrezzarono la cima e il 13 gennaio le due cordate salirono in vetta. «Fu una conquista epica, soprattutto per i mezzi che avevamo a disposizione. Ricordo che si dovettero scaricare i viveri sullo Hielo Continental e si dovette viaggiare sul ghiaccio sempre dotati di occhialoni a causa dei venti fortissimi. E’ una gioia immensa sapere che mio figlio ha raggiunto la stessa vetta».

Lecco, 22 maggio 2014: presentazione film "Passione Cerro Torre" di Paola Nessi. Da sinistra Felice Anghileri (presidente dei Ragni di Lecco nel 1974) e i membri della storica spedizione Angelo Zoia, Giuseppe Lafranconi, Mario Conti, Ernesto Panzeri, Gigi Alippi.

Fondatore del gruppo Alpinistico Gamma

Quattro anni dopo, nel 1978 - insieme a Aldo Anghileri, Felice Anghileri, i fratelli Daniele e Roberto Chiappa, Carlino Duchini, Renato Frigerio, Giorgio Fumagalli, Pierino Maccarinelli, Sergio Panzeri, Giancarlo Riva, Giacomo Stefani, Gianni Stefanon e Amabile Valsecchi - Ernesto Panzeri aveva fondato il gruppo alpinistico lecchese dei Gamma.

Soccorritore alpino socio emerito del Cnsas

Per oltre mezzo secolo, per la precisione 52 anni, Ernesto Panzeri ha fatto parte del Soccorso Alpino, mettendo la sua esperienza della stazione di Lecco. Un impegno che nel dicembre 2019 gli era valso il riconoscimento di «Socio emerito», conferito dal presidente nazionale per essersi «distinto in modo del tutto particolare per intensità e continuità, capacità e abilità della propria azione nelle complessive attività svolta a favore del Cnsas».

Il cordoglio del Comune di Lecco

Grande il cordoglio a Lecco, riconoscente all’alpinista e all’uomo che ha saputo declinare l’amore per la montagna non solo in imprese epiche, ma anche a servizio della comunità.

Ieri il messaggio ufficiale di cordoglio del  Comune di Lecco: "Ernesto Panzeri ha saputo essere vero interprete dei valori della montagna e portare lustro alla tradizione alpinistica lecchese. L'Amministrazione comunale, ricordando le sue memorabili ascese e il suo instancabile impegno per gli altri, esprime vicinanza alla sua famiglia".

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