La proposta degli ambientalisti: treni della Como-Lecco a idrogeno
"Da anni, se non decenni, si parla di elettrificazione della Como-Lecco, purtroppo senza risultati concreti".
Sulla ferrovia Como-Lecco potrebbero circolare treni a idrogeno. È questa la proposta che lancia il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”, dopo che in Germania nei giorni scorsi hanno iniziato a circolare i primi treni al Mondo alimentati a idrogeno.
Treni della Como-Lecco a idrogeno
Ad oggi i treni della Como-Lecco funzionano a gasolio, combustibile non certo ecologico. Da lì la singolare ipotesi avanzata. “Da anni, se non decenni, si parla di elettrificazione della Como-Lecco, purtroppo senza risultati concreti - Spiega Roberto Fumagalli, presidente dell’associazione ambientalista. "Sempre in tal senso, nelle scorse settimane è stata approvata una delibera in Consiglio Regionale. Sappiamo però che l’elettrificazione avrebbe tempi e costi molto elevati, oltre che prevedere la modifica o il rifacimento completo di alcune infrastrutture, tipo le vecchie gallerie. La nostra proposta è invece più concreta e comporterebbe costi di sicuro minori. Infatti basterebbe sostituire i treni, passandoli da gasolio a idrogeno; l’unica “infrastruttura” da realizzare sarebbe il deposito dei serbatoi di idrogeno, scelta da valutare comunque con estrema attenzione, soprattutto in termini di sicurezza. Il deposito potrebbe essere realizzato ad esempio a Lecco o a Molteno, snodo importante non solo per la Como-Lecco, ma anche per la Lecco-Molteno-Monza-Milano, che potrebbe altrettanto essere interessata dal passaggio all’idrogeno”.
Elettrificazione della linea
A proposito della elettrificazione della linea, Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” ricorda che "già nella Finanziaria dell’anno 2000 vennero stanziati fondi per 2 miliardi di vecchie lire, che non si sa che fine abbiano fatto o dove siano stati dirottati. Al contrario le condizioni del servizio sulla linea ferroviaria continuano a peggiorare, come testimoniano quotidianamente i pendolari! Infatti i treni continuano a subite cancellazioni, ritardi, oltre al materiale rotabile non sempre all’altezza, visto che Trenord aveva promesso il passaggio totale ai “Besanino” e invece spesso vengono ancora utilizzate le vecchie carrozze. Per non parlare poi del degrado di alcune stazioni: edifici non presidiati da personale Trenord, sala d’attesa senza riscaldamento e senza vetri, banchine in pessimo stato, ecc..
L'appello
Alla luce di queste considerazioni, il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” chiede pertanto "ai soggetti interessati, istituzionali e non (Regione, Province, RFI, compagnie ferroviarie (Trenord?)) di valutare la proposta del passaggio all’idrogeno, che garantirebbe un servizio più ecologico per la linea Como-Lecco. Il tutto però unito ad impegni concreti per la riqualificazione della linea e per il potenziamento del servizio ferroviario, in termini di numero e puntualità delle corse. Conclude in tal senso Fumagalli: “I soldi pubblici ci sono: anziché sperperarli per la progettazione e la realizzazione di nuove strade, autostrade o per l’Alta Velocità, le istituzioni e le Ferrovie devono dare priorità agli investimenti per i trasporti ferroviari utilizzati dai pendolari”.