La parabola del Natale del Prevosto di Lecco, don Davide Milani
Una storia attuale, moderna, che parla di noi della nostra città, della nostra vita.
Un racconto. Una sorta di "fiaba natalizia" anche se il termine è forse riduttivo. Una storia attuale, moderna, che parla di noi della nostra città, della nostra vita: così il prevosto di Lecco, don Davide Milani, ha voluto parlare del Natale. Lo ha fatto attraverso le pagine del Giornale di Lecco che trovate eccezionalmente in edicola da oggi, sabato 22 dicembre 2018 (Da pc clicca qui per la versione sfogliabile, mentre sul tuo cellulare cerca e scarica la app “Giornale di Lecco” dallo store). Una parabola del Natale, ma anche della quotidianità di cui vi proponiamo uno stralcio...
La parabola del Natale del Prevosto di Lecco, don Davide Milani
In Basilica San Nicolò non c’era. In piazza Cermenati non c’era. In piazza Garibaldi neanche. In piazza Manzoni non c’era. Nemmeno a San Giovanni, a Laorca, Maggianico, al Porto, a Chiuso, ad Acquate non lo trovavano. Neppure a Pescarenico si era visto. Nessuna sua traccia in nessun angolo della città.
Gesù Bambino non c’era.
La questione era seria. Era già notte inoltrata, l’alba del giorno di Natale stava per spuntare ma Gesù Bambino non era venuto.
Le ore passavano e la gente cominciava a chiedere nelle case vicine: «Ma da te Gesù è venuto? Qui no», ricevendo in cambio la stessa risposta.
Le ore passavano. Era il caos. I preti non sapevano più che fare e che dire alla gente, il prevosto non osava chiedere spiegazioni al Vescovo («chissà che penserà poi, dirà che è colpa mia»). Il sindaco era stato interpellato dai cittadini («non si è mai sentita una cosa così, faccia qualcosa!»), il prefetto si era allertato, il questore allarmato. Credenti o meno, era un problema anche di onore cittadino. I siti dei giornali locali avevano cominciato a scriverne, le tv nazionali ben presto ne parlarono e mandarono troupe per raccontare in diretta lo strano caso. Perfino in America e in Australia giunse la notizia. «In questo Natale Gesù Bambino è arrivato ovunque. Tranne che in una città italiana, Lecco».