sentenza a luglio

La moglie morì in un incidente in moto: marito a processo

L'8 maggio del 2021, in un tragico incidente stradale, morì la moglie Francesca Fumagalli, 31 anni, di Casatenovo, madre dei suoi due bambini

La moglie morì in un incidente in moto: marito a processo
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La moglie morì in un incidente in moto: marito a processo. Imputato di omicidio stradale per la morte della moglie che viaggiava dietro di lui in sella alla motocicletta, su via Monte Rosa, ad Arcore. Un dolore ulteriore per Andrea Brambilla, 40enne di Casatenovo ma originario di Arcore e ambulante di professione. L'uomo è accusato di aver guidato la propria Bmw a una velocità eccessiva, anche se i periti ascoltati davanti al giudice Guglielmo Gussoni avrebbero riferito che la velocità, al momento dell’impatto con la macchina, era stata notevolmente ridotta.

La moglie morì in un incidente in moto: marito a processo

Come riporta Primamonza.it, l’incidente risale all’8 maggio 2021, all’incrocio tra le vie San Martino e Monte Rosa, davanti alla Rovagnati di Arcore. La moto si era scontrata con una Fiat 500 L condotta da un ragazzo allora 29enne. A seguito dello scontro era morta Francesca Fumagalli a soli 31 anni, di Casatenovo, madre di due figli piccoli. La moto proveniva dalla direzione opposta all'auto. Entrambi i coniugi erano stati soccorsi in codice rosso. Andrea Brambilla era stato trasportato all'ospedale San Gerardo di Monza mentre la donna era stata trasferita a Vimercate e in ospedale era morta poco dopo per le gravi ferite riportate.

L’automobilista coinvolto nel sinistro, secondo quanto emerso, ha già regolato la sua posizione, con una condanna rimediata avvalendosi di un rito alternativo. All’udienza celebrata lunedì è stata sentita la versione dell’imputato.

La ricostruzione in aula del marito

"Quel giorno io e mia moglie abbiamo incontrato alcuni amici al parco di Monza. Non vedevamo nessuno da tempo dalla nascita della nostra secondogenita due anni prima, e poi c’era stato anche il Covid", ha raccontato. "Siamo saliti in moto per tornare verso casa, verso Casatenovo. La strada era completamente sgombra, a causa della pandemia c’era poca gente in giro. Vedo questa macchina davanti, che doveva svoltare ma non si decideva mai, io rallento, lo facevo sempre in quel punto perché è una rotonda da cui possono sbucare altri mezzi da varie direzioni. Proprio quando faccio per passare lui mi prende, io finisco sul bagagliaio senza neanche il tempo di rendermene conto. Da allora, quella strada non l’ho mai più percorsa".

Sentenza prevista a luglio.

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