Botta e risposta

La minoranza attacca sui nomadi: "Basta costruire muri! Occorre trovare loro un posto adeguato".

Il gruppo di minoranza è intervenuto con Moreno Castelli per commentare le soluzioni messe in campo dall'Amministrazione comunale calolziese contro l'arrivo dei nomadi

La minoranza attacca sui nomadi: "Basta costruire muri! Occorre trovare loro un posto adeguato".
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"Credo che il nostro sindaco ing. Marco Ghezzi sarà ricordato come il sindaco degli archetti, non quelli che servono per creare la dolce musica dei violini ma quelli che più prosaicamente servono per impedire alle roulotte in dei nomadi di sostare lungo le sponde del nostro bellissimo fiume Adda". Così Moreno Castelli, ex candidato consigliere tra le fila del gruppo civico Calolzio Bene Comune oggi in minoranza, commenta le azioni messe in atto nelle ultime settimane dall'Amministrazione comunale per contrastare il fenomeno dell'arrivo costante in città delle carovane nomadi.

La minoranza attacca sui nomadi: "Occorre trovare loro un posto adeguato".

Nello specifico, ad essere contestate sono le barriere, o archetti, installate dal Comune in vari punti del lungofiume, in corrispondenza degli accessi ai vari parcheggi spesso occupati dalle Carovane: davanti e a ridosso dell'azienda Fontana, nella piazza del mercato, nel nuovo parcheggio del Lavello e nella zona dei Cantelli a Sala.

"In questo modo viene impedito ai turisti con camper di poter visitare la nostra bella cittadina - prosegue Castelli -Dimentichiamo che a Calolzio manca un'area camper e sicuramente, indipendentemente dalla presenza dei nomadi, il livello di decoro della zona del Lavello non è proprio adeguato agli standard europei. Sappiamo che ai nomadi è permesso sostare per 48 e che in questo arco di tempo non adottano prassi propriamente civili, con tanto di mutandoni stesi lungo viale De Gasperi. Di contro, non si dà però loro un posto adeguato".

Poi ancora: "Certamente, il tema della sicurezza sta diventando sempre più importante in questi ultimi anni specialmente nella nostra città ma non è scaricando le responsabilità che si risolvono i problemi. Non è solo mettendo barriere antintrusione o videocamere che diminuiscono gli episodi di delinquenza. E' piuttosto nel rendere la città più decorosa, più viva, con un' amministrazione più presente, dialogante con i cittadini e con le associazioni che si può migliorare la sicurezza del paese. Invece si costruiscono dissuasori, barriere e muri; si guarda il proprio ombelico per poi accorgersi che è sporco, molto sporco".

Una posizione, quella di Castelli che è stata condivisa dall'intero gruppo di minoranza di Calolziocorte Bene Comune.

Le parole del sindaco Marco Ghezzi

"A questo riguardo - ha risposto il sindaco Ghezzi - come un buon numero di sindaci del territorio, nelle scorse settimane ho scritto al Prefetto segnalando tutti i problemi. Cose che sono comuni a tutti i territori e, a Calolzio, forse in maniera più grave. Quello che stiamo facendo è impedire la sosta selvaggia di queste persone in mezzo alle macchine dei dipendenti delle aziende e dei cittadini, e da qualche settimana questo non avviene più. Chiudere gli spazi è l’unica soluzione. Io sono favorevole che ci siano spazi per queste persone, purché loro si comportino in maniera civile. Non possono venire a spennare galline e spargere rifiuti ovunque, stendere panni e girare nudi per i parcheggi. Se vogliono stare in una società civile si comportino di conseguenza, altrimenti vadano altrove. Chiuso tutto il possibile, se dovremo fare altro, chiuderemo altri spazi perché a Calolzio non è più consentito e tollerato questo modo di vivere".

 

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