Incubo maltempo: aziende isolate e colture distrutte tra Vendrogno e Casargo
Serre danneggiate, strade interrotte e campi crivellati dalla grandine: il clima impazzito investe ancora una volta il territorio lariano a meno di due mesi dal disastro in Valsassina
E’ ancora la Valsassina a pagare le conseguenze più dure di un clima impazzito che, mai come quest’anno, ha imperversato sul Lario: un’estate funestata nelle ultime 48 ore da una serie di bombe d’acqua e grandinate che, dapprima nella zona dell’Alto Lago e successivamente nel Lecchese, hanno messo a dura prova anche le imprese agricole e gli allevatori impegnati, in questi mesi, nell’attività d’alpeggio.
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Le ultime tempeste di grandine hanno investito proprio ieri la zona di Lecco e la vicina Bergamasca con danni fino all’80% delle serre di insalate, ha distrutto campi di rabarbaro, reso impraticabili le strade di campagna e isolato i pascoli.
Frane e smottamenti hanno colpito l’intera area, come già a metà giugno, quando un’ampia porzione della Valsassina rimase isolata per colpa di un’ondata, violentissima e improvvisa, di maltempo: un copione che si è ripetuto, interrompendo i collegamenti tra Bellano e DerVio, con la chiusura della strada provinciale 72 (RIAPERTA OGGI INTORNO ALLE 13)
Difficoltà si segnalano per il vivaio di Rosella Fiordelmondo: “Per fortuna anche questa volta la frana ci ha risparmiato, non abbiamo danni diretti, ma le strade interrotte generano un serio e oggettivo problema logistico, sia per l’operatività dell’impresa sia per i clienti che hanno grandi difficoltà a raggiungerci”.
Vendrogno è una delle località più colpite dalla bomba d’acqua di ieri sera: “Proprio lì abbiamo un campo di rabarbaro che il maltempo ha, di fatto, disintegrato. La dinamica è ormai nota: vento e forte grandine, per un quarto d’ora di violenza assoluta. Alla fine, colture divelte, buche sulle strade sterrate. Tutto è iniziato ieri verso le 22, sulla fascia che va da Bellano, Cortenova e Casargo. Vendrogno si trova esattamente nel mezzo”.