Il caso

Inchiesta urbanistica a Milano, l'architetto brianzolo torna in libertà

Rivista l'ipotesi di reato per il professionista di Concorezzo, Federico Pella, a cui sono stati revocati i domiciliari

Inchiesta urbanistica a Milano, l'architetto brianzolo torna in libertà
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E' tornato in libertà Federico Pella, l'architetto brianzolo di Concorezzo rimasto coinvolto nell'inchiesta urbanistica di Milano. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame di Milano, che nella giornata di giovedì 14 agosto ha revocato il provvedimento di arresto domiciliari richiesto per lui lo scorso 31 luglio.

Inchiesta a Milano, l'architetto brianzolo torna in libertà

Come riporta Primamonza.it, il nome dell'architetto Pella era finito al centro delle cronache di queste settimane per un suo presunto coinvolgimento nell'inchiesta sul mattone che sta facendo tremare le istituzioni politiche, e non solo, di Milano. Coinvolgimento che, in prima istanza, avrebbe riguardato presunti rapporti privilegiati nella gestione dei procedimenti, in particolare per pratiche edilizie promosse da imprese legate ad ambienti consortili. L'architetto, nelle scorse settimane, aveva anche rassegnato le dimissioni da tutte le cariche sociali dalla "J+S", lo studio per cui lavorava.

Riformulate accuse e misure

Ora, invece, il colpo di scena, con l'architetto Pella che è tornato in libertà, dopo un periodo agli arresti domiciliari, in seguito alla decisione del Riesame. Il Tribunale ha stabilito per il professionista 48enne, difeso dall'avvocato Marco Messora, il divieto temporaneo (per un anno) di contrattare con la Pubblica Amministrazione e il divieto di esercitare la professione di architetto, ricoprire uffici difettivi delle persone giuridiche e delle imprese. Contestualmente è stato anche riqualificata l'ipotesi di reato  in corruzione per l'esercizio della funzione.

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