Incendia la casa per punire la moglie e ammazza il loro bambino | No violenza sulle donne

Ieri la tragedia a pochi chilometri da Mantova: oggi è emerso il terribile retroscena.

Incendia la casa per punire la moglie e ammazza il loro bambino | No violenza sulle donne
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Un’altra tragedia famigliare. E fra due giorni è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre 2018): in questo caso lui incendia la casa per punire la moglie, ma finisce per ammazzare il loro figlio di 11 anni, rimasto soffocato.

Incendia la casa a Sabbioneta

Nel pomeriggio di ieri, 22 novembre 2018, si è scatenato un incendio in un’abitazione privata a Sabbioneta. I soccorritori accorsi sul posto hanno rinvenuto un bambino di 11 anni in arresto cardiaco. Il piccolo è stato trasportato all’ospedale Oglio Po.

Il terribile retroscena

Già ieri si sospettava una natura dolosa del rogo. Oggi la terribile verità: è stato Gianfranco Zani ad appiccare l’incendio della casa per ritorsione nei confronti della moglie Silvinka, di origini slovacche. I due erano separati e il giudice aveva stabilito l’allontanamento del 53enne per reiterate violenze nel nucleo famigliare: non poteva avvicinarsi meno di 100 metri da donna e figli, il ragazzino deceduto e altri due fratelli.

Prima ha cercato di investirla

Sembra che Zani abbia prima cercato di investire con l’auto la moglie, che è riuscita a sfuggire, ha preso dalla casa il figlio più piccolo ma non s’è accorta del fratello poi morto nell’incendio, che si trovava in un’altra ala dell’abitazione. Il papà omicida sembra abbia dichiarato agli inquirenti che non sapeva della presenza del ragazzino quando ha appiccato le fiamme.

Ritrovato in un bar a Casalmaggiore

La Polizia lo ha trovato in un bar alle porte del paese a Casalmaggiore non molto dopo la tragedia e ora si trova in carcere. La famiglia era seguita dai Servizi sociali: a giugno Zani aveva mandato in ospedale il figlio di 17 (che ieri s’è salvato perché era in oratorio), a settembre era finita di nuovo al Pronto soccorso tutta la famiglia, la madre, i figli di 11 e 17 anni e anche il terzo fratello di 4.

Basta violenza sulle donne

E a due giorni dalla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre 2018), un’altra brutta storia che arriva da Varese. Intanto ieri a Palazzo Lombardia inaugurata dalla Regione una simbolica panchina rossa.

Sfregia l’ex con l’acido

L’hanno fermato all’aeroporto di Tenerife, dove era volato per compiere l’insano gesto contro la ex: punirla sfregiandola con l’acido. Nonostante la storia fosse finita da tempo e nonostante i tremila chilometri che li separavano.

Coppia dell’acido

Matteo Ettore Albanesi, 45enne di Busto Arsizio, professione bodybuilder, ha preso un volo andata e ritorno dall’Italia per Tenerife e martedì sera ha messo in atto il suo piano: gettare dell’acido sul volto di Maria Candelaria, una 26enne dell’isola. Ad accompagnarlo una donna, probabilmente la sua nuova compagna.

ECCO COM’E’ FINITA: CONTINUA SU VARESETTEGIORNI.IT

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Panchina rossa in Regione

Intanto ieri una panchina rossa, simbolo del contrasto alla violenza contro le donne, è stata posizionata in Piazza Città di Lombardia dall’assessore regionale alle Politiche per la famiglia, Genitorialità e Pari opportunità, Silvia Piani, affiancata da Valentina Pitzalis, dal presidente dell’Ordine degli avvocati, Remo Danovi oltre ai consiglieri regionali Silvia Sardone, Paola Bocci e Fabio Pizzul.

“Questa panchina – ha detto Piani – rimarrà qualche giorno in piazza e poi verrà spostata in modo permanente all’ingresso N2 per dare un segnale visibile di un impegno che per noi non dura solo il 25 di novembre, ma tutto l’anno. Nei prossimi giorni illumineremo prima Palazzo Pirelli con la scritta ‘#nonseidasola’ e poi Palazzo Lombardia per dare un segnale ‘luminoso’ del nostro impegno nella lotta a questo fenomeno. Ringrazio i consiglieri regionali che sono intervenuti e le Forze dell’ordine con cui collaboriamo per cercare gli strumenti più adatti ad intercettare il fenomeno, per gestire le diverse situazioni nel modo più opportuno e per poter dare alle donne risposte più efficienti”.

La campagna Orange the world

L’evento fa parte delle numerose iniziative volute dall’assessore Silvia Piani che porteranno domenica 25 novembre alla ‘Giornata internazionale Onu per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Venerdì, sabato e domenica il 39° piano di Palazzo Lombardia sarà illuminato di arancione: in questo modo la Regione vuole aderire anche simbolicamente alla campagna Onu ‘Orange the world’. Palazzo Pirelli, invece, si illuminerà con la scritta #nonseidasola.

Testimonial della Regione Lombardia per tutti gli eventi di questa settimana speciale è Valentina Pitzalis, ambasciatrice di ‘Fare x Bene onlus’, vittima di aggressione e simbolo vivente del contrasto al sopruso di genere.

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