In arrivo la sesta edizione del campo antimafia ATtivaTORI di Cittadinanza

Il campo sarà incentrato sull’importanza e sul significato sociale che sta alla base dell’atto della confisca.

In arrivo la sesta edizione del campo antimafia ATtivaTORI di Cittadinanza
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Da venerdì 27 luglio saranno 12 ragazzi dai 16 ai 22 anni provenienti da Toscana, Liguria, Piemonte e Emilia Romagna i protagonisti della sesta edizione del campo antimafia ATtivaTORI di Cittadinanza organizzato da Arci Lecco insieme alle sedi lecchesi di Libera, Spi Cgil, Cgil, Auser Volontariato e in collaborazione con Legambiente Lecco Onlus e AlmaFaber.

Il primo appuntamento di campo antimafia

Oltre all’ambito formativo, questa edizione del campo antimafia vedrà la realizzazione di una serie di eventi che andranno a coinvolgere tutta la cittadinanza.
Si parte con sabato 28 luglio, alle ore 18 presso FIORE Cucina in Libertà con “raccontare l’Antimafia Sociale” la presentazione della trilogiadi Alessandro Gallo, scrittore, attore, editore e regista impegnato in progetti di educazione alla legalità e teatro civile. Si può parlare di legalità ai ragazzi coinvolgendoli con romanzi appassionanti? Alessandro dimostra di sì scrivendo, dal 2011 per Navarra Editore “Scimmie”, "Andrea torna a casa" e "Tutta un'altra storia": appassionanti racconti ambientati fra la Campania e la Sicilia in cui la storia personale di alcuni giovani e delle loro famiglie si intreccia con le vicende di cronaca legate alla storia della criminalità organizzata.

Fotografia sociale con Giulio Di Meo

Grande attesa per martedì 31 luglio, con l’attivazione del workshop di fotografia sociale a cura del fotografo Giulio Di Meo, che insieme ai ragazzi coinvolti nell’attività andrà a documentare il lavoro che i volontari del campo svolgeranno presso alcuni beni confiscati della nostra città e della provincia di Lecco.
Il workshop si articolerà in quattro giorni, duranti i quali i partecipanti saranno guidati nello sviluppo di un progetto fotografico, attraverso l’analisi delle diverse fasi necessarie alla sua realizzazione: dall’idea alla pianificazione, dal lavoro sul campo all’editing, fino alla presentazione reportage.
Il workshop è inserito nelle attività di reportage che dal 2007 l’ARCI e la sua ONG, ARCS, promuovono e organizzano in Italia e all’estero (Bolivia, Brasile, Camerun, Colombia, Cuba, Saharawi) con l’obiettivo di avvicinare giovani italiani a determinate realtà e problematiche attraverso la fotografia sociale.

Un'esperienza da condividere

Venerdì 3 agosto, invece, i ragazzi del campo racconteranno la propria esperienza al Circolo Arci La Lo.Co. di Osnago, nell’ambito dell’iniziativa Non solo Musica, realizzata in collaborazione con Arci Mingus Live di Carnate in cui sono previste una cena di raccolta fondi in sostegno della Cooperativa Lavoro e Non Solo di Corleone e un concerto che vedrà l’esibizione di Sara Velardo, Lost In Paradise, Mattiska HC.

Al centro del campo il progetto di riutilizzo di un bene confiscato

Per tutta la durata del campo, che vedrà la sua conclusione sabato 4 agosto, i ragazzi saranno impegnati, in numerose attività di studio, informazione e formazione sui temi della lotta alla mafia e, in particolare, sull’importanza e sul significato sociale che sta alla base dell’atto della confisca: quello di restituire i beni alla comunità, renderli vivi, animarli con iniziative culturali, formative e informative sulla difesa della democrazia, della legalità, della giustizia sociale, del diritto al lavoro. L’obiettivo principale dell’esperienza di quest’anno sarà quello di proporre alle giovani generazioni di essere protagoniste di queste comunità di cittadini attivi, stimolandole alla condivisione di idee, sogni, proposte utili alla strutturazione di un progetto di riutilizzo di un bene confiscato non ancora assegnato nella nostra provincia.

Un percorso formativo capace di toccare molti temi legati alla mafia

Le attività formative organizzate da Arci secondo in modalità ludico-creative, avranno lo scopo di conoscere la storia delle presenze mafiose a Lecco e come il territorio si adopera per promuovere una cultura della legalità. Il percorso formativo toccherà inoltre le specifiche tematiche delle ecomafie, del gioco d’azzardo patologico e delle sue connessioni con la criminalità organizzata, del caporalato e della dimensione europea della criminalità organizzata.

Il ruolo centrale dei partner

Molto importante sarà dunque la collaborazione attiva con i partner di progetto, sia quelli “nuovi” che quelli che da sempre ci hanno supportato nel realizzare questa attività: in particolare, con Legambiente scopriremo i legami fra mafie e ambiente e ci adopereremo attivamente nella pulizia di una delle spiagge del nostro lago, con Spi Cgil riscopriremo la città di Lecco partendo dai luoghi del lavoro, con Cgil affronteremo il tema delle aziende confiscate.

Gli incontri programmati con i rappresentanti delle Istituzioni

Non mancheranno le iniziative aggregative in sostegno di altre realtà impegnate nel contrasto alla criminalità organizzata, gli incontri di conoscenza con i testimoni diretti della lotta alla mafia nonché con i rappresentanti delle Istituzioni che sul territorio e non solo si impegnano nella tutela della legalità, del contrasto alla criminalità organizzata e dell’appoggio alle realtà che svolgono azioni di cittadinanza attiva e antimafia sociale.
In particolare è previsto per le ore 15.30 di giovedì 2 agosto a Il Giglio - Lecco un incontro con con Virginio Brivio Sindaco di Lecco e il dott. Stefano Simeone della Prefettura di Lecco, con la partecipazione di Gianantonio Girelli, di Avviso Pubblico e Massimo Cortesi di Arci Lombardia.

Dove si svolgeranno le attività

Le attività si svolgeranno, in particolare, presso tre beni confiscati del nostro territorio: Fiore Cucina in Libertà, l’immobile che sorge in via Belfiore 1 a Lecco ora pizzeria e centro per attività sociali e culturali, Il Giglio l’ex pizzeria ora sede di un centro di aggregazione per anziani nel quartiere Pescarenico e Le Querce di Mamre, villetta sita a Galbiate ora sede di un Centro Diurno Inegrato per persone anziane.
Forte quindi sarà il nostro impegno nella promozione del riutilizzo di questi spazi per fare cultura, socialità, inclusione sociale, intercultura, intergenerazionalità e memoria.

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